lunedì 15 agosto 2016

A proposito di selfie miracolosi con Cannella: via, vi parlo un pò di Lei.

Le immagini originali di questo simpatico collage le potrete trovare in fondo in fondo ヅ al mio profilo instagram a questo indirizzo https://www.instagram.com/enrica_merlo/

SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie.

Bene, abbiamo parlato precedentemente della mia abilità al rovescio nel fare i selfie; e di quanto invece io riesca miracolosamente a produrli quando ho nei dintorni la mia "Cannellina"#belladimamma. Nel primo post di questo blog vi ho anche parlato di un libro, APPUNTI FELINI (Appunto, non dire gatto se non ce l'hai in casa) cliccate sul titolo e andrete direttamente alla pagina dove il libro è in vendita; è più semplice di quanto non possa sembrare, credetemi✔, dove si parla del mio rapporto quotidiano con le mie due gatte di casa. Per ovvi motivi che non vi vado a svelare, non dico che Cannella sia la mia preferita ma diciamo così, abbiamo un certo imprinting, tipo come quando il paziente si innamora del dottore o il rapito del proprio carceriere (che poi non era quello che volevo dire però mi avete capita no? Non avete preferenze verso qualcosaqualcuno voi?). 
Appurato che io e Cannella ci vogliamo un mondo di bene ci sarebbe tutto un discorsone mallopposo etologico da fare ma io la liquido veramente con due parole: come con le persone dove, immediatamente, si comprende che c'è un feeling e si hanno comunioni di intenti, affetto spontaneo e piacere di stare insieme, succede anche con gli animali, che credete...mica tutti son uguali o ugualmente coccolosi, io per esempio ho in casa due esempi opposti di gatti e quando dico opposti non è un eufemismo. 
Nel senso che una è il sole e l'altra la luna, una è il fuoco e l'altra l'acqua, una è Gianni, l'altra è Pinotto, per quanto io non conosca di persona questi due signori ma mi pareva un esempio calzante. In questo caso Cannella è tutta coccole, fusa, strusciamenti, pasta sulla pancia, bacini, purr purr e via discorrendo mentre Vaniglia, quando e se va bene, graffia. Ma non voglio essere troppo di parte e l'equilibrio familiare mi impone di dire, quantomeno in pubblico eh eh, che per me le mie due micette sono uguali aaaaaassolutamente uguali, un pò come nelle nostre famiglie dove siam tutti uguali però il figlio maschio ha per primo la macchina, trova per primo lavoro, può uscire quando vuole e non viene confinato in casa a 16 anni per una settimana solo perchè visto da lontano abbracciato con una ragazza. Così è la vita.
Se leggerete il libro vi divertirete certo perchè le differenze sostanziali delle due feline sono descritte con divertente dovizia di particolari. Ho anche anticipato che sto tentando di scrivere il sequel di APPUNTI FELINI per quanto non sia semplice, visto che come in tutte le famiglie che si rispettino, le dinamiche spesso e volentieri vengono sovvertite da avvenimenti, cambiamenti, perdite e new entry (ecco proprio delle new entry vorrei evitare di parlare ma sia il blog che instagram mi imporranno presto o tardi di farlo ಠ_ಠ). Vi terrò comunque informati sulla prosecuzione della mia pelosa produzione letteraria. 
Detto questo: Cannella la magica gattina che mi trasforma in una maga dei selfie e che pare leggermi e lasciarsi leggere nel pensiero, che ha paura di darmi fastidio, che riesce ad essere lieve come una piuma e mi invita a giocare con lei con la grazia di una ballerina della scala, pare purtroppo sia affetta da ipoplasia cerebellare felina non una malattia ma una condizione mutata a livello neurologico che porta qualche problema di equilibrio, spesso e volentieri, ai gatti. Patologia non grave purtroppo poco conosciuta e quindi spesso scambiata per distrazione o per qualcosa di più complesso. Va detto che col tempo questi mici tendono addirittura a migliorare ma haimé la paura costante, specie per chi abita in una mansarda è quella che questi micetti perdano l'equilibrio proprio mentre saltano fuori dall'abbaino. Sono altresì molto più affettuosi dei gatti che non siano affetti da questo problema e molto intelligenti, il reale problema è essenzialmente motorio. Non è una malattia, non è contagiosa, è semplicemente una condizione venutasi a creare per disagi particolarmente gravi delle mamme durante la gravidanza, specie e soprattutto se esse sono state gatte randagie. Quindi voglio ancor più bene alla mia Cannellina anche per questo suo non saper "rampià me an gat" (traduzione dal piemontese "arrampicarsi come un gatto") cosa che effettivamente ogni tanto le viene ad essere un tantino difficoltoso. In compenso è talmente bella che in foto fa diventare belli anche i brutti. parola di una che si perde facendosi i selfie.
Non mancherò di parlarvi ancora e di Cannella e di Vaniglia non temete...e haimé pure di qualcun'altro, ehm, per ora no.


So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 





Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.



 

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