martedì 11 ottobre 2016

LA SANITÀ ITALIANA: Un bel giro sulle montagne russe, ma non sempre, spesso.


Questa non è un'immagine contenuta sul mio profilo instagram.


Sono solo storie...sono sempre e solo storie; ma a volte va a finire male. 


Vi racconto una storia. Potrebbe essere una favola o un film dell'orrore vedete voi.

Una mia amica ha un papà anziano ancora arzillo ma che per sua sfortuna ha avuto negli ultimi due anni diversi problemi di salute. Nel 2015 è stato "operato all'anca" come si suol dire in modo popolare, la realtà che all'età di 82 anni ha dovuto subire un'operazione difficilissima, per complessità, perdita di sangue durante l'intervento e durata dello stesso, ovvero la sostituzione dell'anca. 
Staff impeccabile l'operazione è riuscita perfettamente tantè che a un mese dall'operazione l'arzillo signore è uscito dall'ospedale con le sue gambe.
Il problema è stata l'assistenza post operatoria. Infermieri mancanti e quelli che c'erano non erano in grado di sostenere il peso, la portata del lavoro che gli veniva richiesto, altri, non avevano proprio voglia e trattavano male i pazienti.
I dottori, nel periodo post operatorio non si coordinavano tra loro e quello che doveva essere un ricovero di pochi giorni per poi andare in un'amena casa di cura per la riabilitazione si è trasformato in un calvario di UN MESE di controlli farlocchi poichè ogni dottore o dottorino che visitava l'arzillo signore trovava, a seconda dell'umore del giorno, qualche patologia strana. L'arzillo signore non aveva in realtà nulla che non andasse, almeno, di quello che loro dicevano avesse.
Non faccio nomi di ospedali ma è una struttura dove mettono a posto le persone fracassate piuttosto bene qui a Torino, per il dopo bisogna rivolgersi al proprio santo patrono.

L'arzillo signore nel febbraio del 2016, complice una brutta polmonite ha avuto un serio infarto. E' stato ricoverato in terapia intensiva cardiaca di un Ospedale quasi sconosciuto nella provincia di Torino. La mia amica non ha mai visto in vita sua un tale esempio di efficienza e di bravura, di pulizia, di coordinazione, di rispetto delle regole e di competenza (per quanto riguarda il reparto di Cardiologia).
L'arzillo signore anche qui è dovuto stare per più di un mese in ospedale, perchè ha dovuto subire per due volte un'operazione al cuore non invasiva ma potenzialmente pericolosa per il suo muscolo cardiaco non giovanissimo, l'arzillo signore ha dovuto anche curarsi nel frattempo la polmonite.
Anche questa volta ce l'ha fatta. Ha avuto un post operatorio un pò più sofferto del precedente ma ora sta bene. Bene appunto.

Ha dovuto, dal momento che è uscito dall'ospedale sottoporsi a tutta una serie di visite di ogni tipo per monitorare la sua situazione cardiologica e non solo, non dimentichiamo che l'arzillo signore non è più un ragazzino.



Tutto bene. Anche in questo caso personale efficiente, cordiale, professionale, gentile. E di visite ne ha fatte, lo sa solo Dio quante ne ha fatte. E in vari ospedali perchè si sa ora le usl sparpagliano visite e pazienti sul territorio, ma su questo, sempre che uno abbia la possibilità di fare chilometri e chilometri, non c'è nulla da eccepire.

Due settimane fa circa l'arzillo signore ha un controllo  ortopedico, sempre nell'ospedale dove è stato operato al cuore, per controllare l'andamento della protesi, per carità la protesi va benissimo e lui cammina benissimo ma gli esami fanno parte della routine richiesta nel post operatorio. E le prenotazioni sono un pò qua e un pò là a meno che uno non vada dall'ortopedico a pagamento e spari lì 200 euro ovvio che si prende quello che c'è, d'altronde quello che conta è il cuore....il cuore appunto.

Due ore di attesa nell'atrio dell'ospedale in mezzo alla corrente d'aria con gambe di ingessati che si incrociano ovunque e manco si riesce a passare; un rumore inenarrabile, un vocio insopportabile, gente che urla, roba che vabbè che siamo in un atrio ma pur sempre un atrio ospedaliero, e che diamine. l'arzillo signore e la mia amica dopo le due fatidiche ore entrano nel gabbiotto e si vedono un dottore, almeno lei crede che di dottore si tratti, che con un grugno malevolo chiede che cosa siano andati a fare lì. 

A controllare la gamba dopo aver fatto regolare radiografia due settimane prima, rispondono basiti i due. L'insulto è dietro alla porta lui non sa che fare, anzi non farà nulla perchè "è stato operato LÀ bene allora vada a farsi controllare LÀ" non venga a rompere qui che non sappiamo niente di lui. "Ma abbiamo dietro la radiografia" dice basita la mia amica "le radiografie degli altri ospedali non le leggiamo qui" boh. "Ho tutta la documentazione dietro se vuole dare un'occhiata" --- "le pare che io ho tempo da sprecare a leggermi tutta la documentazione di un intervento?" La mia amica comincia a perdere vagamente le staffe e controbatte che lei e suo padre hanno regolare richiesta da mesi ormai e che quindi un minimo di considerazione lo pretendono specie dopo aver passato due ore in un inferno assoluto, e l'arzillo signore si ricordi questo sciocco personaggio, è CARDIOPATICO. Probabilmente inquietato dal tono non  più cordiale della seppur angelica mia amica il gran cafone dice all'arzillo signore di coricarsi sul lettino. Gli sgrulla malamente la gamba due volte e dice TUTTO BENE. Ed aggiunge, cosa agghiacciante: "fossi in voi vista anche l'età (a 83 anni uno è belle che morto secondo questo imbecille) eviterei di farmi fare visite su visite all'anca tanto la durata della protesi sarà sicuramente superiore alla durata della sua aspettativa di vita" il tutto, cercate di capirmi, davanti alla mia amica ma soprattutto davanti all'arzillo signore che non ha nessuna intenzione di morire, almeno non presto come auspica quest'imbecille che andrebbe radiato (ma non è detto che non capiti prima o poi).

La mia amica non vuole nominare l'ospedale in questione perchè anche qui, il reparto cardiologico è uno dei migliori in Italia, per colpa della disorganizzazione di un gabbiotto di ingessatori e di un dottore al limite dell'isteria, gli farebbe fare brutta figura. Come l'altro ospedale con equipe di dottori tanto bravi che molta gente viene da tutta Italia per farsi operare ma che hanno l'organizzazione di decorso post operatorio che sembra una partita a Monopoli.

Pensate che figura quell'asino di un ortopedico (sempre che lo sia veramente) se l'arzillo signore arrivasse a 100 anni e dovesse rifarsi l'anca.

TUTTO QUI

Devo aggiungere altro?


Ah a dir la verità una foto su instagram la potrei reperire...

Perchè dovete sapere che la mia amica sono IO e l'arzillo signore è MIO PAPÀ. E se per caso volete delle dritte prima o dopo esser stati operati di qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi che vi darò tutti i particolari e anche il nome dell'ortopedico idiota.

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