sabato 2 maggio 2020

GIORDANO BRUNO: il sogno di un UOMO che amava davvero DIO.


Immagine tratta dalla serie COSMOS 


Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/04/chernobyl-26041986.html


Giordano Bruno il cui nome di nascita era Filippo Bruno fu un filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel 1548 e morto sul rogo a Roma il 17 febbraio 1600.

Ormai siamo perfettamente consci del fatto che nel contesto del cosmo siamo minuscoli, piccoli esseri che vivono su quello che a tutti gli effetti è un granello di polvere alla deriva in un'immensità sconcertante. Questa prospettiva cosmica però è relativamente  nuova poiché solo quattro secoli fa il nostro piccolo mondo era assolutamente inconsapevole  del resto dell'Universo come noi lo conosciamo; il telescopio non esisteva e l'Universo, dunque, ero ciò che si poteva vedere ad occhio nudo. Nel 1590 tutti pensavano che il Sole, le stelle ed i pianeti fossero luci nel cielo che ruotavano intorno alla Terra e che dunque eravamo noi il centro di un piccolo "Universo a misura d'uomo".
C'è soltanto un uomo sulla Terra che riesce a concepire un universo infinitamente più grande ed ovviamente come trascorre il Capodanno del 1600 quest'uomo? Ma in prigione!!


Giordano Bruno in carcere - immagine mia

Arriva un momento della nostra vita in cui ci rendiamo conto di non essere al centro dell'Universo ma di appartenere ad un'entità molto più grande, questo è parte della crescita degli individui come dei popoli ed è accaduto alla nostra civiltà a partire dal sedicesimo secolo. In una società in cui si credeva che tutto il visibile ruotasse intorno alla Terra considerata immobile, arrivò un astronomo polacco tal Copernico il quale enunciò una teoria che chiamare rivoluzionaria è dir poco: la Terra infatti non è affatto il centro dell'Universo è solo uno dei tanti Pianeti che ruotano intorno al Sole. In molti, specie in seno alla Chiesa come il riformatore protestante Martin Lutero, considerano quest'idea un vero e proprio oltraggio alle Sacre Scritture e ne sono scandalizzati. Tuttavia esiste un uomo che pensa che Copernico non abbia affatto esagerato: lui è Giordano Bruno un uomo nato cuorioso e a suo modo ribelle; giovane monaco domenicano a Napoli desidera evadere dall'angusto e soffocante universo propinato dalla Chiesa, un uomo fuori dagli schemi. Allora non esisteva la libertà di pensiero (perchè oggi sì?) ma Giordano Bruno ebbe l'ambizione di conoscere tutto sulla creazione divina e dunque lesse nascostamente libri messi al bando dalla Chiesa cattolica.


Giordano Bruno legge i libri proibiti dalla chiesa - foto mia

In uno di questi scritto da Lucrezio, un Poeta Filosofo vissuto nell'antica Roma, gli suggerisce l'idea di un universo infinitamente più grande altrettanto sconfinato quanto la sua idea di Dio: Lucrezio chiede al lettore di immaginare di porsi ai confini dell'Universo e di scagliare lontano una freccia; se la freccia continua la sua corsa sarà evidente che l'Universo si estende ben più lontano dal limite conosciuto ma se la freccia nel proseguire la sua corsa urta, per esempio un muro, dunque quel muro è sicuramente al confine dell'Universo. Immaginiamo adesso di salire su quel muro e scagliare un'altra freccia, avremo sempre solo due possibilità che continui a volare all'infinito nello spazio oppure che urti contro qualcos'altro dove potremo ancora salire per scagliare un'altra freccia; in entrambi i casi l'Universo non ha confini, lo spazio deve essere infinito e questo è perfettamente in linea con il pensiero di Giordano Bruno che pensa che il Dio da lui venerato è effettivamente infinito e quindi come potrebbe la sua creazione essere da meno? Purtroppo però le autorità ecclesiastiche scoprono le sue ricerche.


Giordano Bruno viene scoperto dai suoi "superiori" - foto mia

Da questo momento viene messo al bando dalla Chiesa quindi dalla società e costretto a vagare senza poter proseguire i suoi studi. 
A trent'anni durante una delle sue peregrinazioni ha una visione che segnerà il suo destino: un sogno in cui si trova in un mondo racchiuso sotto ad una cupola di stelle, era questo l'Universo ai suoi tempi, Giordano Bruno durante il suo sogno è invaso da un profondo terrore  come se la Terra gli stesse crollando sotto i piedi ma fa appello a tutto il suo coraggio:

"Ho spiegato le ali fiducioso verso lo spazio e mi sono levato in volo verso l'infinito lasciandomi dietro le spalle quel che altri si sforzavano di vedere da lontano; qui non c'è né alto né basso non c'è confine né centro ho visto come il Sole è solo una stella e le stelle altri Soli ognuno accompagnato da altre terre simili alla nostra, la rivelazione di questa immensità è stato come innamorarsi"


L'inizio del sogno di Giordano Bruno - Foto mia

Giordano Bruno è l'apostolo che diffonde il vangelo dell'infinito in tutta Europa convinto che altri innamorati abbracceranno con naturalezza questa visione più ampia e gloriosa della creazione. Giordano Bruno viene scomunicato dalla Chiesa Cattolica in Italia, cacciato dai calvinisti in Svizzera e dai Luterani in Germania.


Foto mia - Giordano Bruno viene additato in tutta Europa

 Accetta dunque l'invito di tenere una conferenza in Inghilterra a Oxford almeno, è quello che pensa, sarà un'opportunità per condividere il suo pensiero con un pubblico da ritenere suo pari. Ma il buon Giordano si sbaglia. Dopo aver sostenuto le teorie di Copernico continua con la sua visione dell'Universo facendo solo sì che l'illustre ma gretto uditorio lo ritenga un buffone e dileggiandolo in tutti i modi possibili; il culmine della rabbia del pubblico arriva quando Giordano Bruno afferma che "L'infinito Dio ha creato un Universo infinito con un numero infinito di mondi" chiedendo di cominciare a dubitare di tutto ciò che si è dato per scontato fino a quel momento. L'unica cosa che ottiene è farsi dare dell'eretico. 
Giordano Bruno vive in un tempo in cui non c'è separazione tra il potere dello stato e della Chiesa e nemmeno che il diritto di parola sia un riconoscimento inviolabile di ogni individuo, esprimere un'idea non conforme alla morale tradizionale può esporre a enormi pericoli. Incurante di tutto ciò fa ritorno in Italia, eppure doveva intuire che la sua patria era uno dei luoghi più pericolosi in Europa per lui, la Chiesa cattolica ha un proprio sistema giudiziario, la santa inquisizione, il cui unico scopo è indagare e perseguitare chiunque osi dar voce ad idee differenti dalle sue. Non ci vuole dunque molto prima che Giordano Bruno cada nelle grifie della psico-polizia cattolica del tempo; questo viandante che venera un Universo infinito languirà in prigione per otto anni... nonostante implacabili interrogatori rifiuta ostinatamente di abiurare le sue convinzioni. Quel che ci si chiede è perchè la Chiesa metta tanto zelo nel tormentarlo? Accettare le idee di Giordano Bruno, anche solo in parte, avrebbe significato mettere in discussione le sacre scritture e l'autorità della Chiesa e alla fine i cardinali dell'inquisizione emettono la loro sentenza.


Foto mia - Giordano Bruno assiste alla lettura della sentenza

Giordano Bruno viene riconosciuto colpevole di mettere in discussione la santa trinità e la divinità di Gesù Cristo e di ritenere che l'ira di Dio non sia eterna e che tutti saranno salvati e di proclamare l'esistenza di altri mondi. Inoltre tutti i suoi libri saranno raccolti e bruciati in piazza San Pietro. Tuttavia Giordano dice di aver avuto modo di riflettere molto in quegli otto anni; alla domanda dell'inquisitore se desidera abiurare lui risponde: "Il mio amore è profondo rispetto per il Creatore ispira in me la visione di una creazione infinita". Viene infine condotto davanti al governatore di Roma che gli comminerà la terribile punizione per coloro che non si pentono. "Credo che abbiate più paura voi di annunciare la sentenza di quanta ne abbia io di ascoltarla" sono le parole di Giordano.


Giordano Bruno affronta senza paura l'inquisitore - foto mia

Il sogno di Giordano Bruno anche dopo la sentenza rimane sempre lo stesso: il potersi librare nel nuovo cielo che lui ha visto e ha intuito. Nonostante tutto il 17 febbraio del 1600 viene condotto sul patibolo e rifiutatosi per l'ennesima volta di abiurare viene arso vivo sul rogo.
Dieci anni dopo il martirio di Giordano Bruno Galileo Galilei è il primo a guardare attraverso il telescopio e a rendersi conto che Giordano aveva ragione; la Via Lattea è composta da infinite stelle invisibili ad occhio nudo e molte di quelle luci nel cielo sono in relatà altri mondi. Giordano Bruno non era uno scienziato, la sua visione dell'universo è stata una fortunata intuizione ma non aveva prove per sostenerla, come molte intuizioni poteva rivelarsi errata ma QUANDO UN'IDEA CIRCOLA FORNISCE AD ALTRI UN BERSAGLIO A CUI MIRARE ANCHE SOLO PER CONFUTARLA.


Per gentile concessione della trasmissione COSMOS


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Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI

02/05/2020

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