sabato 19 maggio 2018

Salone Internazionale del Libro di Torino 2018: DAY TWO.


TUTTE le foto ed i video contenuti in questo articolo sono di Enrica Merlo

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Chi è questa bella signora con la quale poso assai fiera? Ve lo dico tra breve. Questo è il secondo, ed ultimo, articolo riguardante la mia esperienza da "journalist" al 31° Salone Internazionale del Libro di Torino. ma andiamo con ordine. Le immagini ed i video che vi presento risalgono a domenica 13 maggio.


C'era anche Arturo Brachetti al Salone del libro; non so cosa presentasse o se presentasse qualcosa, fatto sta che mi sono imbattuta nello stand de La Repubblica e ho fatto questa foto; del resto penso non abbia bisogno di tantissime presentazioni il buon Arturo, credo sia uno dei personaggi italiani più conosciuti ed apprezzati al mondo. Ciao Arturo, continua così e soprattutto rimani sempre l'Highlander che sei sempre stato.


Può poi pure capitare che gironzolando senza meta in attesa di uscire causa nubifragio all'esterno, si facciano "certi" incontri.

Lei è nientepopodimeno che la signora Chiara Appendino indiscussa sindaca della città di Torino da me bonariamente bistrattata anche su questo blog mesi or sono poichè aveva malamente gestito, insieme ai suoi accoliti, il cambiamento di gestione del Borgo Medievale di Torino rischiando di far fuori (nel senso licenziare) un bel pò di gente tra la qual gente v'erano anche persone a cui voglio molto bene. L'emergenza è rientrata come essa stessa timidamente ha accennato quivi ma resta comunque il fatto che per quattro/cinque mesi si è vissuti in un limbo di incertezza a dir poco logorante, a dir poco, e grazie. (QUESTO articolo risale al momento più o meno esatto in cui era stato comunicato di punto in bianco il licenziamento).

Concludo dicendo che sono convinta che umanamente la signora Chiara Appendino sia una brava persona e una brava madre e bon.




Passiamo ora a notizie più liete. Sempre vagolando come una nuvoletta causa temporale, mi sono imbattuta questa volta, in un personaggione torinese che può piacere o meno ma che ha fatto e sta facendo la storia della scienza in tv (in Italia): Piero Angela. Piero Angela compie quest'anno la bellezza di novant'anni che porta splendidamente. Per chi non sapesse chi è Piero Angela (dovete sapere che molti miei lettori sono addirittura oltreoceano CIAO AMICI DEGLI USA!!) può leggere QUI di chi si tratta. Il suo QUARK prima e SUPER QUARK poi, ci hanno accompagnati per buona parte della nostra vita sulla Terra. Grazie Piero, oltretutto sei sempre un gran bell'omino!!




Ma passiamo ad uno dei due pezzi forti dell'articolo: voglio precisare per rispetto all'autore, che le immagini e i video che riguardano questa parte sono facenti parte della presentazione del libro GIACOMO CASANOVA di MATTEO STRUKUL di Mondadori; il problema è sostanzialmente che il relatore era nientemeno che MAURO CORONA che io ADORO.
Fresca come una rosa di maggio, per l'appunto, e quasi mattiniera, mi aggiravo in quel del padiglione 4 (quello piazzato in cortile, vedi articolo precedente) quando mi dico "Enrica sogni o sei desta?" eccolo bello come un ciocco di legno bruciacchiato, palesarmisi davanti... e chi si è schiodata più da lì fino alla fine? Dovete sapere che ho letto tutti i libri  o quasi di Mauro Corona, persona che, nonostante l'aspetto inverosimilmente dimesso è possessore di una cultura e di un'umiltà al contempo, incredibili. 

Nonostante per sua stessa ammissione sia un gran bevitore ("lavoro soprattutto la notte in compagnia di un pintone") i suoi libri sono lucidissimi, carichi di vita vissuta, leggenda, emozione, pathos e quel non so che, che ti fa proprio venir voglia di leggere anche nei momenti più impensati per finire un suo libro. Se non lo sapevate #sapevatelo, ne vale davvero la pena. Tanto gentiluomo da farmi anche il baciamano quando sono andata a salutarlo, che emozione. Ma ora altre foto e due video che vi INVITO a VEDERE ed ASCOLTARE con estrema attenzione.







Raccontato questo incontro speciale veniamo ad un altro incontro altrettanto particolare. Ve la ricordate la signora della copertina vero? Bene lei è la signora Patrizia Savi titolare delle EDIZIONI DEL BALDO



Dovete sapere che la sottoscritta, cioè io, sono almeno a dir poco dodici anni che ogni anno immancabilmente si reca al Salone del Libro con il chiaro intento di fare incetta, oltre che di libri di ogni genere, anche di quaderni, agende e buoni consigli dalle Edizioni del Baldo. E quest'anno riuscire ad incontrare la signora Savi è stata proprio un'emozione. Mi ha anche fatto dono del suo libro (che potete trovare sul sito) FILI D'ERBA CURIOSI AL PRATO LEGGERI poesie scritte da lei che tanto ama i fiori.

 Una donna all'apparenza e a suo dire, estremamente umile ma che nasconde una grinta ed una passione enormi. La sua casa editrice vanta moltissimi punti vendita e negozi sparsi in tutta Italia, pensate che le "ragazze" come le chiama lei, che lavorano al loro stand sono le titolari stesse dei punti vendita suddetti, una grande, felice e produttiva famiglia editoriale. Le carte vincenti di questo marchio sono la natura (i fiori particolarmente), gli animali e la grafica con la quale tutte le collane vengono presentate che sono ricche di semplicità ma anche di estrema accuratezza; io adoro i quaderni o i libri che hanno come tema i gatti, ovviamente.
Le edizioni del Baldo nascono nel 1982 con il nome IL GATTO E LA VOLPE salvo trasformarsi nell'attuale vincente marchio. 

Mente ed ideatore insieme alla signora Patrizia, di tutta questa meraviglia di casa editrice, il marito stesso della signora Savi il quale viene descritto tanto appassionato da curare personalmente ancora oggi la disposizione dei libri nelle vetrine; pare, spero di aver capito bene, che proprio lui sia stato l'ideatore iniziale delle Edizioni Demetra, caspita. Ad ogni modo la signora Savi mi ha promesso che il prossimo anno ci faremo un bel chiaccheratone vis a vis e non così alla veloce come questa volta. Una grande imprenditrice, che nonostante tutto non ha perso il contatto diretto e fisico con il suo pubblico e credo che questo sia basilare non solo per chi fa questo lavoro; l'umiltà, la simpatia ed il rimanere se stessi nonostante il successo crea solide basi per qualsiasi attività. 

In un mondo in cui basta pubblicare una O fatta col bicchiere e ci si crede dei gran geni o dei premi Pulitzer c'è proprio bisogno di persone come queste. 

Arrivederci dunque al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino, spero di esserci e magari di scrivere ancora cose che possano piacervi, magari.

Enrica Merlo🐈 20/05/2018

MI MANCANO I FONDAMENTALI (Salone Internazionale del Libro di Torino)

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