giovedì 29 ottobre 2020

LA GENIALATA DI GUCCI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS (le calze di nonna Abelarda che ha la minima di pensione, forse)

 

Immagine dal web (che facevamo a meno di vedere rancamente)


Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2020/10/faccio-un-paio-di-conti-per-conto-mio.html


Siccome ultimamente un pò per bisogno un pò per statistica amo far di conto faccio un pò di conti pure stasera. Stavo per andare a dormire lo ammetto però era tutto il giorno che questa mosca mi saltava al naso; cercherò di essere breve e per la mia salute fisica (al sonno di bellezza proprio non voglio rinunciare) un pò perchè poi qualcuno magari se la prende a male, come al solito, un pò perchè poi effettivamente risulto una lagna.


Brevemente: l'altro giorno durante la manifestazione di protesta contro il nostro caro herr president Peppe a Torino ci è scappata pure una vetrina rotta di Gucci.... ORROREEEEEEEE!!! Manco avessero macellato un gregge intero di agnellini in via Roma. Comunque c'è stato il solito dibattito sterile al quale ho pure partecipato dicendo che han fatto benone, ma voglio come dire, giustificare questa mia affermazione in qualche modo, che sia credibile o meno. Allora, è di qualche giorno fa la notizia che la Maison Gucci di sta beata ciufola ha fatto uscire nella sua collezione dei collant smagliati ad un prezzo che oscilla tra i 120 e i 150 euro ancora non s'è capito benino. Allora chiaro è che non è un bel gesto spaccar vetrine (e ve lo dice una che a giugno quando è entrata ufficialmente nella sua house o home ha spaccato l'asse del cesso che stava lì dal almeno 25 anni e ha pianto un giorno; poi l'ho ricomprato a 12 euro al briko non temete). Fatto sta che manco la maison Gucci è stata tanto corretta: in un momento storico in cui, parecchio in Italia - negli altri paesi non saprei ma ho motivo di credere che non se la passi troppo bene nessuno - mettere a 120 barra 150 euro delle calze smagliate mi sembra un ENORME SCHIAFFO ALLA MISERIA. 

Ma dico io, se proprio volevate farvi notare, potevate fare come Borat e vendere una collezione di spolverini in pelle umana arrivata direttamente da palazzo Chigi, avreste fatto un figurone, credetemi ma davvero (faccio spoiler: nel film Borat non era uno spolverino ma una poltrona con tanto di pisello in bella vista sulla seduta). Poi ci credo che la gente ad un certo punto, perdonate, mi si incazza... non credo nemmeno perchè voglia impossessarsi del bottino quanto proprio perchè è incazzata e basta, ve lo dico sinceramente, io avessi avuto da fracassare la vetrina di Gucci poi dopo frugando nelle mie tascucce sarei andata a prendermi una bella brioches alla crema tanto me ne frega delle porcherie firmate.


Ecco la benedetta vetrina - immagine dal web


Insomma per farla breve, visto che siete dei sigggnnori voi delle maison di moda non facevate più bella figura 1) a non tirare fuori proprio niente in questo momento storico 2) potevate tirare fuori qualche milione di euro invece, tanto a voi che vi frega, lo regalavate un pò qua, un pò là a pioggia (ma a noi morti di fame, non sbagliarsi e dare soldi a quelli che già li hanno mi raccomando) eh? Invece no, siete andati a tirar fuori le calze rotte di nonna Abelarda e ci credo che poi. Siate buoni dunque, non andate poi a cercare di far pagare il vetruccio rotto a qualche povera azienda artigiana che non rimborserete mai, non fate i pitocchi e soprattutto piantatela perchè la creatività è ben altra cosa che fare borse di plastica che costano decine di migliaia di euro e calze rotte. Chiedetelo a noi italiani cosa vuol dire CREARE, Poi vedrete che nessuno verrà più a spaccarvi vetrine, e voi popolo, siam tutti sulla stessa barca, scadalizzatevi perchè ci stan togliendo lavoro e libertà non perchè han rotto una vetrina a dei multimiliardari.

Ps: poi può anche darsi che il vetro fosse difettoso e qualcuno ci si è solo poggiato e che ne sapete in fondo? Buonanotte!!



Enrica Merlo (che profilo spettacolare eh?)
per

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