mercoledì 28 settembre 2016

"Fescion" Blogger di tutto il mondo ribellatevi!!


Una bellissima Madonna in un fermo immagine dal video Vogue. (lei sì che era Vogue veramente)


Premetto che anche questa immagine non fa parte della mia "collezione" fotografica di instagram, ma sapete che ogni tanto mi salta la mosca al naso. Che io questa volta ce l'abbia sù con le fashion blogger? Ma tutt'altro.
Prima di cominciare devo fare alcune importanti premesse:

1)  Io non sono una fashion blogger.

2) Io probabilmente non sono nemmeno una blogger.

3) Il mio massimo di fashion è comprarmi qualcosa di figo a poco costo al mercato della Crocetta.

Detto questo vado a cominciare. Stavo cercando cose su google quando all'improvviso (devo dire che me le servono anche sul piattuccio d'argento però) sulla home di google search mi appare questo caustico articoletto della ormai nota, tanto che gli sono quasi affezionata, testata uff che praticamente va raccontando che le giornaliste quotate, titolate e strapagate di VOGUE non gliel'hanno mandata  a dire alle FASHION BLOGGER presenti alla settimana della moda di Milano. In cosa consiste questa sfida delle bellone, strafigone di Vogue? In buona sostanza affermano che le fashion blogger dovrebbero TROVARSI UN LAVORO (e se fossi in loro mi imbufalirei di brutto, se fossi fashion blogger ma anche no) perchè son caciarone e arriviste (ah perchè le signore vogue no invece, ma dai). 

Io sto con le fashion blogger perchè innanzitutto hanno avuto il coraggio di inventarsi un'attività, cosa importantissima ai nostri tempi dove non si trova lavoro neppure a lavare i bicchieri nel più infimo bar della terra, e chiamalo poco, e se sono riuscite ad arrivare alla settimana della moda di Milano, caciarone o meno sarà perchè un minimo di talento ce l'hanno no? A dire il vero anche a me, anche se in altro campo, piacerebbe diventare una blogger affermata e queste accuse gratuite delle signore vogue fanno arrabbiare parecchio.
Poi, giusto per essere cattivelli e fare pettegolezzo di infima categoria, ma le giornaliste di Vogue le avete viste? Voglio dire a guardarle bene più che esperte di moda paiono piuttosto un tantinello, vabbè lasciam perdere che non ho bisogno di farmi denunciare, ma il punto è questo: le signore vogue hanno la grinta e la capacità delle fashion blogger? Come ci sono arrivate LORO a questa magnificente testata? per le loro qualità? Per la loro bravura? Alcune forse sì, alcune certamente no, quindi farebbero bene a farsi un piccolo esamino di coscienza, o hanno paura di perdere il cadreghino pardon il pouf? Forse che queste giovani, rampanti, caserecce e #selfmadefashonist fanno loro paura, paura, paura? Credo proprio di sì.

QUINDI.

FASHION BLOGGER andate avanti così e pure di più bruciate le penne del sedere a ste galline vecchie c'è bisogno di forza nuova e di paperottole giovani nel mondo!!


Lei se dovesse cominciare ora sicuramente sarebbe una Blogger...una fashion o meno che sia.

Godetevi anche il suo video!!




 

domenica 25 settembre 2016

Rosalba: una donna in Carriera.


Potete trovare l'originale di quest'immagine sul mio profilo instagram a questo link https://www.instagram.com/p/5y2BXvPbhG/?taken-by=enrica_merlo 


SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie ma...artistiche.


Oggi sono particolarmente contenta perchè vi vado a parlare di un'artista con i fiocchi, Rosalba Carriera (ecco perchè il titolo). Artista nata a Venezia alla fine del 1600 non fu mai la donnina svenevole che andava in voga ai tempi ma si diede da fare nel campo dell'arte come e più di un uomo. Iniziò la sua attività pittorica dipingendo tabacchiere e fu l'antesignana dell'uso dello stile pittorico veneziano sui camei che grazie a lei acquistarono un fascino particolare, grazie anche all'uso dell'avorio.

Seppe crearsi anche un circolo tutto suo dove accoglieva soltanto artisti di grande spicco. Fece ritratti a personaggi davvero importanti tra i quali, tanto per buttarvi lì un nome LUIGI XV di Francia, mica male eh? 
Ma lo sapete che ho anche realizzato una puntata su di lei sulla mia webradio? (che ora si chiama non più Gatti, Poesie e Matite colorate ma Gatti e Poesie - Cats & Poetry) La potete trovare cliccando qui: ROSALBA CARRIERA: La forza dell'Arte (cliccateci sopra per ascoltarla).

Pensate che entrò a far parte anche dell'Accademia Reale a Parigi!! E tutto da sola senza aiuti da parte di nessuno, prendiamo esempio da queste donne, mi raccomando. Se volete vedere altre opere di ROSALBA CARRIERA cliccate sul suo nome e verrete reindirizzati all'album presente sulla pagina fb della mia radio, ne vale la pena. 

Grande impatto visivo avevano i suoi autoritratti, come del resto i ritratti: pur avendo uno stile pittorico assai gentile non tralasciava mai la realtà di chi le stava davanti, nè per quanto riguardava i tratti somatici che il saper leggere nel carattere del soggetto.
A proposito di questo notevolissimo il suo AUTORITRATTO del 1746 dove si ritrae senza concedersi alcuna pietà verso se stessa, molto invecchiata e assai triste e amareggiata dopo un intervento alla cornea non riuscito che la porterà dopo breve alla cecità totale. (per vederlo cliccate su autoritratto non me lo fate sempre scrivere!!)

Una curiosità; incredibilmente nonostante noi torinesi siamo noti come "bugia nen" siamo riusciti anche ad intitolare il nome di una via nel quartiere Pozzo Strada proprio a lei, a Rosalba Carriera!!

E per concludere tutto per voi e anche per Rosalba un brano dallo spirito indomito come lei e come la città che le ha dato i natali, venezia, buon ascolto!!




So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 



 Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.





 

giovedì 22 settembre 2016

Angelina, se vuoi tornare jolie allora vai avanti come un tir.


Sono storie, sono sempre e solo storie...ma...mi sento di difendere l'Angelina.


Beh non è mia consuetudine scrivere "about" queste cose o deviare dalle foto proposte sul mio profilo instagram  ma facendo alcune ricerche che non c'entravano nulla col divorzio del momento, anche perchè francamente devo guardarmi io altrochè star a guardar gli altri, mi sono imbattuta in un articolo divertito e per carità, divertente di una nota testata web (che non cito perchè ho già abbastanza guai).

Si tratta dell'elogio sperticato di un post di una blogger che usa un inglese maccheronico (inglese misto italiano very simpa) chiedendosi  perchè la bella Angelina (o ex bella che dir si voglia ma ero pure io ex bella fino a qualche anno fa, ci si ripiglia una volta mollato il malloppone) abbia voglia di mollare il tenebroso Brad. A parte il fatto che è una cosa piuttosto trita e ritrita perchè lessi tempo fa più o meno la stessa tiritera riguardo a Johnny Depp questa volta sul perchè, essendo sempre stato un bel figliolo si sia, come dire un pò, lasciato andare ad eccessi che lo hanno vagamente appesantito e quella volta devo dire mi divertii molto per lo stile maccheronico dell'articolo e credo, lo condivisi sul mio profilo facebook. Questa volta il simpatico trafiletto è uguale uguale a parte che il protagonista cambia e diventa una lei, e che lei.



Nulla da eccepire per carità, tutto molto simpatico, sdrammatizzante e divertente però mi chiedo come una testata come l'u-f (acc l'ho QUASI detto ma non mi pare una cosa così  impegolante :)  ) possa non trovare qualcosa di più originale da proporre visto e considerato che su Angelina e Brad se ne sono dette veramente di tutti i colori e sinceramente si son dette cose banalissime , compreso questo post. C'è da dire che però la mia è una reazione istintuale a quello che ho letto. Grande la blogger che ha "trovato il filone" che rende, ma pollice giù per quelli della testatona giornalistica che non hanno saputo fare altro che pubblicare qualcosa di già visto, letto e via discorrendo. Se avessi la possibilità di lavorare per un giornale di spessore mi impegnerei a guardarmi in giro un pò più oculatamente.

Detto questo chiudo dicendo che io sono con Angelina. Per carità a parte tutte le paranoie e le fisime che si è fatta in questi anni riguardo alla sua salute, a parte l'estrema magrezza che rasenta e non di poco l'anoressia, a parte il fatto che ha coinvolto in questa ballata di litigi, paranoie, malattia, tristezza e molto altro una tribù non facilmente quantificabile di figli alcuni pure prodotti da lei (e dal buon Brad) a parte la sua plastificazione progressiva, insomma a parte un bel pò di faccende, quando in un rapporto comincia a subentrare non solo la noia, il litigio, l'incomprensione ma anche e soprattutto le botte, l'assunzione di sostanze poco chiare dal punto di vista salutistico allora è giusto fare quello che ha fatto e che spero continui a fare. Credo fermamente che ne guadagnerà in salute sia fisica che psichica.

E come è riuscita a diventare una sorta di simbolo nella lotta contro la povertà e la fame nel mondo, diventi anche un simbolo per tutte quelle donne prigioniere di un matrimonio distruttivo e che non hanno la forza di uscirne. Non c'entrano i soldi c'entra la volontà, anche se è un cammino difficile e spesso doloroso. FORZA ANGELINA.

 

martedì 20 settembre 2016

Improbabile album fotografico. Me lo perdonate vero?


Tutte queste belle fotine le potete trovare sul mio profilo instagram. Eccolo: https://www.instagram.com/enrica_merlo/

SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie (ma questa volta son storie da guardare, mi dispiace per voi)


Allora, come mai quest'infilata di foto anche un pochino improbabili, per l'appunto? Come sapete, e se non lo sapete vi rinfresco, in questo blog io seguo la sequenza delle foto del mio profilo instagram per raccontarvi le mie storie. Ho cominciato dalla prima postata e via discorrendo; siccome però ci sono un mucchio di foto mie, che faccio? Vi parlo della mia bella faccia ogni volta?

Non credo.

Quindi quando incontrerò un'infilata eccessiva di fotine mie, a meno che non abbia da dire al mio riguardo qualcosa di particolarmente succulento, le infilerò tutte in un'unico post e via. Che faccio in queste foto? Nulla in particolare, risalgono tutte su per giù al febbraio del 2015. La prima in alto ho un vago ricordo di averla scattata al ritorno dalla cena per il mio compleanno. Un pò scarso come post ma ho atteso al mio dovere di descrivere, più o meno le foto del mio profilo instagram. Queste mi sembravano particolarmente inutili quindi me le son buttate alle spalle. Al prossimo, mi auguro proprio, più succoso racconto.


So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 







Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.




 

sabato 17 settembre 2016

Charlie Chaplin: un'altro così ancora addavenì!!

Per vedere l'immagine originale sul mio profilo instagram cliccate questo link https://www.instagram.com/p/yCNQJEPbvf/?taken-by=enrica_merlo


 SONO SOLO STORIE...sono sempre solo storie (ma incredibilmente interessanti)



E' un mito. E' un mito assoluto checchè se ne dica. Ho realizzato anche una puntata radiofonica su Charlie Chaplin, una puntata poetica a dire il vero perchè i suoi film più che pellicole cinematografiche erano poesie. Potete trovare la puntata cliccando qui appresso, il titolo della puntata ovvero CHARLIE CHAPLIN: IL GENIO IRRAGGIUNTO, ascoltatela, secondo me ne vale la pena. 

Una vita geniale, una carriera folgorante, un genio ed un fiuto sia per le sceneggiature, le musiche e le storie che nessuno ha più pareggiato mai, ma al contempo una vita privata davvero molto travagliata.

Amante delle belle donne non si è mai fatto mancare "materiale" di questo tipo fino a trovare il grande amore della sua vita, dopo la bellezza di tre matrimoni falliti, Oona O'neill di svariati anni più piccola di lui che sposò a costo di pettegolezzi e scandali per il tempo ma con la quale mise sù una famiglia di tutto rispetto; (I due si sposarono quando Charlie aveva cinquantaquattro anni e Oona appena diciotto) Charlie ed Oona ebbero infatti la bellezza di otto figli e rimasero insieme sempre, per davvero. 

Donne a parte fu tacciato poi di filocomunismo (come peraltro anche altre star di Hollywood tipo Marilyn Monroe la quale però fu un pò più sfortunata). Infatti Chaplin durante una crociera con la famiglia venne per l'appunto accusato ed ebbe la bella idea di non tornare più in America; vista la fine che ha fatto Marilyn direi che ha fatto una scelta giusta. Tornò anni dopo con tutti gli onori ma credo che non amò più l'America come prima.

I suoi film più importanti? TUTTI. Ne cito alcuni: IL GRANDE DITTATORE, LUCI DELLA CITTÀ, LUCI DELLA RIBALTA, IL MONELLO, LA FEBBRE DELL'ORO ma se ascolterete la mia puntata saprete tutto per filo e per segno.

Alcune curiosità: il film LUCI DELLA CITTÀ contiene una scena in cui una giovane fioraia cieca scambia Charlot per un milionario; bene questa scena  fu ripetuta per ben 342 volte, 342 ciak fino a che non riuscì come lui voleva. E' rimasto un record, si sappia.

La scena del discorso iniziale del dittatore Adenoid Hynkel nel film IL GRANDE DITTATORE fu completamente improvvisato e girato in un'unica scena.

Diresse anche la mitica Sophia Loren insieme a Marlon Brando nel film LA CONTESSA DI HONG KONG

Scrisse un romanzo FOOTLIGHTS da cui fu tratto il suo capolavoro cinematografico LUCI DELLA RIBALTA. Tuttavia il romanzo non fu mai pubblicato, del resto lui poteva permetterselo, no?

Partecipò addirittura nel 1915 ad un concorso per trovare dei sosia di Charlie Chaplin (senza che la giuria sapesse che c'era anche lui tra i partecipanti ovviamente) e sapete come andò a finire? Non vinse!! Ma arrivò solo terzo, inarrivabile anche per se stesso!!
Bellissimo vero? Vi è piaciuto questo mio racconto? Beh sono certa che vi piacerà tantissimo anche la puntata radiofonica!!

Ora vi regalo un bel video, proprio il dittatore Adenoid Hynkel in persona che balla col mappamondo sul preludio del Lohengrin di Wagner, assolutamente spassoso anche se Hitler di spassoso aveva veramente poco.
Grazie come sempre per avermi letta, ora, buona visione.




So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 




Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.




 

venerdì 16 settembre 2016

Vani è andata a fare la spesa, ma ritornerà presto, vedrai Cannella.


(il titolo è la scusa che ho raccontato a Cannella per giustificare l'assenza di Vaniglia)

"…non mi sono voltata indietro quando ti ho lasciata su quel freddo tavolo di morte. Ho mappato la strada verso casa con gli occhi aggrappati all'asfalto, un passo avanti all'altro, aggrappata alla mano di questa mia figlia che mi fa sempre più spesso da madre".

Oggi così vedo il mio ritorno a casa dopo aver portato ieri 15 settembre 2016 la mia Vaniglia a compiere il suo ultimo viaggio in trasportino. La mia piccola, grande, scontrosa, regale ed altera gattona che ha accompagnato la mia vita per undici anni ieri se n'è andata per sempre, non dal mio cuore, ma certo dai miei occhi, dalle piccole cose condivise insieme, e sono state tante, belle e brutte. Voglio ricordarla io e ricordarla a voi con questa foto...con i suoi occhi giudicanti, occhi di un gatto che ha affrontato le sue ultime ore di vita ascoltando IL FLAUTO MAGICO di Mozart che a lei piaceva tanto e guardandomi con gratitudine mentre facevo l'unica cosa che potevo fare per lei: porgerle la tazza dell'acqua fresca da bere. Tesoro mio, spero di essere stata per te una buona mamma, sì, mamma, proprio mamma.

Grazie a tutti coloro che attraverso i social (e sono stati tanti) mi sono stati vicino.
Grazie a Vaniglia che mi ha insegnato la dignità molto più di quanto potrebbe fare un essere umano.


Per sempre, piccola Regina.





 ♥


martedì 13 settembre 2016

Quando esprimere il proprio parere sembra non essere giusto. ma chi se ne frega.

Un pò inquietante questa foto ma tant'è; la foto originale la potete trovare a questo link https://www.instagram.com/p/yElbvoPbt2/?taken-by=enrica_merlo


Sono storie...sono sempre e solo storie...ma questa volta son cavoli miei. 

Burkenrì si intitola questa foto. Credo di averla scattata l'anno scorso dopo essere tornata dalla mia festa di compleanno. Niente di meglio da fare, direte voi? No evidentemente. Non so cosa mi abbia spinta a realizzare questo scatto ma è tutt'ora qualcosa di estrema attualità e che inquieta parecchio a dire il vero. Non sapevo se saltare a piè pari questa foto o andare avanti per la mia strada. Sono andata avanti per la mia strada.

Proprio poco dopo l'attentato alla redazione di Charlie Hebdo, insomma inopportuna? Quanto potrebbe esserlo alla luce di quello che poi è successo al Bataclan, lungo le strade di Parigi e in molti locali la stessa maledetta sera in cui questa meravigliosa città è diventata un inferno? Io non metto in dubbio che le radici di una cultura siano qualcosa di molto profondo per chi quella cultura la vive ma per noi occidentali, almeno per molti di noi, non tutti, molti si schierano apertamente con gli attentatori, bontà loro, forse che anch'essi non vivono in un paese occidentale? Dicevo, per noi occidentali tutti questi scomodi, in tutti i sensi, simboli sono diventati un vero e proprio incubo. E quando ho scattato questa foto eravamo solo all'inizio. E' passato un anno e mezzo e sono sempre più preoccupata e basita.

Sono scampata insieme al mio compagno agli attentati di Nizza solo perchè tornata appena 24 ore prima. E questo mi ha fatta riflettere e parecchio molto di più di quel che non avessi fatto prima. Per giorni e giorni siamo rimasti in una sorta di tunnel psicosomatico in cui non ci sembrava vero di essere tornati ma allo stesso tempo sentivamo ancora il calore dei sassi della spiaggia di Nizza sotto ai piedi, non so se mi spiego, non so se rendo l'idea. Quindi ho parlato, ho detto, mi sono scagliata, mi sono arrabbiata, mi sono addolorata per tutte quelle persone tanti BAMBINI che hanno perso la vita a causa di un pazzo pagato da sappiamo bene chi e che il giorno prima di compiere quest'atto che dire barbarico offenderebbe i barbari, ha fatto un bonifico alla famiglia in Tunisia di 100.000 euro o sù di lì donatigli gentilmente da sappiamo benissimo chi per far fuori della gente innocente che andava a vedere i fuochi d'artificio.

Sono stata definita NAZISTA perchè mi sono scagliata contro questo pazzo, difeso da gente che francamente non so e non voglio definire a livello politico (anche se una mezza idea l'avrei) che andavano vaneggiando che poverino sto tipo era un disagiato sociale, mi capite? Ero io dalla parte del torto perchè ero addolorata per delle vittime innocenti spappolate dalle ruote di un tir capite? Forse che questi vecchi pazzi con idee estremiste ormai fuori moda nel nostro mondo,  perchè fa moda non potranno mai difendere qualcuno che vive a Nizza o che ci va in vacanza solo perchè pare che abbiano troppi soldi? Dunque è giusto per questa gente ammazzare i ricchi. Ed io che non riesco mai ad arrivare alla fine del mese e se ci arrivo è perchè c'è un'anima buona che mi aiuta? Beh ero a Nizza anch'io quindi meritavo di morire secondo questa gente, questa gente occidentale. lasciatemi sfogare vi prego, lasciatemi sfogare perchè sono viva, perchè potrei non esserlo più e non per cause naturali, anche perchè si pensa che siamo tanto al sicuro nella nostra bella Italia, ma se mai capiterà qualcosa qui miei cari sappiate che sarà la fine nostra perchè siam un pò caciottari è vero e andremo a picco noi e le nostre caciotte senza nemmeno avere il tempo di dire GULP. E non ce l'ho con i vecchi comunisti (ecco l'ho detto) ma che facciano un pò quel che gli pare e siano comunisti quanto vogliono ma classificare il valore della vita di un individuo solo in base al fatto che è francese anzichè italiano anzichè ricco anzichè povero mi sembra di una povertà d'animo che non è caratteristica di alcuna fazione politica ma soltanto di mancanza di cervello, cuore, buon senso pietà, fine.

 E poi in conclusione basta con sti burka, sti burkini sti chador che caspita, avranno dei capelli ste poveracce no? E avranno un caldo bestia d'estate dove ho caldo io e ha caldo anche chi si rasa i capelli a zero, figuriamoci sotto a sta lenzuolaglia del piffero. 

Donne mie care, deve partire da noi il cambiamento perchè se questi saliranno al potere, (vedete me che ho un tipo che staziona sotto casa da un anno e controlla l'andamento condominiale e quindi già sono tarpata nella mia libertà da una persona di un'altra cultura, una cultura di oppressione nei confronti della donna e che ritiene giusto importunare solo le donne quando entrano o escono da casa) bene, se questi saliranno al potere il burka dovremo mettercelo pure noi se ci lasceranno in vita; perchè ci sono donne troppo indegne (bionde, o separate o divorziate o che semplicemente vivono sole) che non meritano di vivere. Ed ora vi saluto. E odiatemi pure, farò solo un salto di qualità.


sabato 10 settembre 2016

PROGRESSIVA ART EXHIBITION I e II; tutto quel che avreste voluto sapere e nessuno vi ha detto.


Potrete trovare l'immagine originale instagram al seguente link https://www.instagram.com/p/x2lS69vbkb/?taken-by=enrica_merlo


 SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie (ma che fatica)


Ma che bella immagine. Bella perchè oltre che bella per me, rappresenta un periodo della mia vita ricco di lavoro, pensieri ma anche tante soddisfazioni. Innanzitutto cosa rappresenta graficamente: questa è la copertina dell'ALBO DEL PROGRESSO ovvero, né più né meno che un album delle figurine risalente al 1956 (originale) che io e Max Ponte (clicca per vedere il sito di Max) abbiamo trovato come immagine su internet (veramente l'ha trovata lui) e poi fortunosamente anche fisicamente siamo riusciti ad acquistarlo. La particolarità di questo album era prettamente educativa: le immagini, le figurine insegnavano davvero qualcosa ai bambini allora. Bei tempi. 

Il 20 febbraio del 2015 si è inaugurata la PROGRESSIVA ART EXHIBITION (clicca per vedere la pagina ufficiale facebook) collettiva pittorica che ha avuto come capofila un artista come Angelo Barile con la sua pittura assolutamente sorprendente e diretta volta al pop-surrealismo con il quale ho anche realizzato un'intervista per Gatti, Poesie e Matite colorate. Insieme a lui dodici Artisti Emergenti scelti dopo una minuziosa call for artists; minuziosa nel senso che Max e io non è che abbiam preso tutti tanto per, abbiamo veramente eseguito una scelta che amalgamasse nel modo migliore gli artisti tra loro e ne mettesse in risalto al contempo le caratteristiche individuali, un lavoro non indifferente, sommato allo studio dell'allestimento, alla raccolta dei quadri e all'allestimento stesso e alla permanenza in loco per tutto il tempo della collettiva che si è protratta fino ai primi di marzo. Lavoro che non viene quasi mai preso in considerazione ma che è reale. Spesso alcuni artisti, non tutti alcuni a dire la verità un'esigua minoranza, preferisce partecipare a collettive dove si paga un botto e magari mettono i quadri al contrario o non li mettono proprio; ma bando alle polemiche. Sta di fatto che la PROGRESSIVA ART EXHIBITION (cliccare per vedere le immagini dell'inaugurazione) è stata davvero un successo di pubblico e anche di vendita a dispetto dei tempi grami.

Tale è stato il successo che abbiam deciso di bissare pochi mesi dopo con la PROGRESSIVA ART EXHIBITION #2 (con inaugurazione l'8 maggio) tanto ci è bastato riaprire la call che avevamo già un numero elevato di artisti tra cui operare la scelta; l'Artista capofila questa volta è stato nientemeno che ARRIGO LORA TOTINO riconosciuto Maestro a livello mondiale della poesia visiva e sonora  (infatti la collettiva questa volta era legata al Salone Off e quindi alla poesia alla letteratura ai libri in qualche modo, quando il Salone Internazionale del Libro di Torino era ancora di Torino), un onore che non vi dico, ancora mi vengono i brividi ora, e non solo lui: altri artisti nient'affatto emergenti, già affermati, ci hanno onorati con la loro presenza: lo stesso MAX PONTE, ANDREINA POLO, CARLA BERTOLA ed ALBERTO VITACCHIO, BRUNO RULLO ed EVELINA SCHATZ e dieci artisti emergenti scelti come prima detto, grazie ad una call indetta immediatamente dopo la chiusura della prima PROGRESSIVA. (anche in questo album potrete godere dell'inaugurazione della PROGRESSIVA #2; foto più amatoriali ma belle da vedere) Un altro vero successo, un'altra vera sfacchinata, ma non importa quello che conta è divulgare l'arte. (tra l'altro in questo periodo ho anche avuto il mio papà all'ospedale per un intervento importante) Ci sarà una PROGRESSIVA #3? Ce lo auguriamo proprio anche perchè l'arte è in movimento e bisogna lasciarla scatenare prima o dopo. Mi raccomando cliccate tutti i link perchè le foto sono davvero belle!!


Quest'immagine non è presente nell'album instagram ma è tanto per farvi vedere la faccia degli artefici delle due Progressive. Io sono quella che pare svagata quanto Dorothy del Mago di Oz (e pure vestita uguale),  Max Ponte è quello che pare dire "ma che socia mi è toccata?"


 Qui ci sono io che mi pavoneggio con il Maestro Arrigo Lora Totino; quando potrà mai ricapitarmi un onore simile? (la versione originale instagram è questa https://www.instagram.com/p/BI_G4bJh64Q/?taken-by=enrica_merlo)


  So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 


 Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.



 ♥
 

mercoledì 7 settembre 2016

Dedicato a Nonna Maria.


Potete trovare quest'immagine in versione originale su instagram al link https://www.instagram.com/p/xrtWusPbug/?taken-by=enrica_merlo

  SONO SOLO STORIE...sono sempre solo storie (anche se questa volta...)


Questa che vedete in primo piano è una riproduzione eseguita da me nel lontano 1997 della maschera funebre d'oro del celebre faraone Tutankhamon realizzata con grafite su carta; il formato è quello di un foglio poco più grande di un a4. 
Come si può notare non solo da questo disegno ma da mille e mille piccoli indizi sono un'appassionata di antico egitto. Il quadro sulla sinistra invece (ma si vede a malapena) è una riproduzione su cartoncino rigido-ruvido  50x70 cm della divinità egizia Osiride la cui storia immagino conosciate quasi tutti; ad ogni modo magari mi capiterà di raccontarvela io stessa prima o poi. Il quadro è una copia da una vera e propria pittura murale della tomba di Nefertari nella Valle delle Regine risalente al 1279-1212 ac. Questo quadro è realizzato con la tecnica dell'acquerello e rifinitura con china nera. Ho trovato un'immagine e anche se non è presente su instagram la posto lo stesso per farvelo vedere, eccolo. (2011)


Bello vero?
Ma ritorniamo all'immagine iniziale. La maschera di Tutankhamon. Qui, purtroppo o per fortuna devo anche raccontarvi un pò di fatti miei e ora vi racconto una storia. Dovete sapere che la passione per l'antico Egitto si tramanda non si sa come nei geni della mia famiglia. Mia nonna materna, Maria, alla quale, beata anima anche a lei "piacevano le mummie" come si diceva scherzosamente (era una donna estremamente moderna e curiosa nonostante sia nata nel 1912), come regalo per un'occasione che non vi sto a dire, mi regalò un anello d'oro con raffigurata la maschera d'oro appunto del Faraone Tutankhamon (strani regali direte voi, ma anche no, protettivi più che altro |◔◡◉|). Bene, sarò molto breve anche perchè non vi voglio stufare. Questo disegno l'ho realizzato in un ventosissimo pomeriggio del 19 maggio 1997; ero seduta sul terrazzo e testardamente ho voluto portare a compimento questo disegno nonostante le avverse condizioni atmosferiche e contando che avrei potuto alzare le mie dolci terga ed entrare in casa per terminarlo. In genere non sono una fanatica del "voglio terminare a tutti i costi qualcosa quando lo comincio" quando lo finisco lo finisco, ma quel giorno ero animata da uno spirito battagliero come poche altre volte nella vita. Finito il mio bel disegno me ne torno in casa ed attendo a tutte le faccende del caso. Senonchè verso le undici del giorno seguente ricevo una telefonata da mia madre che era in ospedale...ma non per lei, per la mia nonna che era mancata proprio quella mattina dopo aver fatto paciosamente colazione come sempre e senza aver dato segno alcuno di stare male.
In seguito mi sono interrogata e non solo io, su quello che era successo, voi giudicate un pò come volete, (anzi fate una cosa non fatelo...non è bello forse avere legami che vanno oltre la fisicità?) ma secondo me la mia battagliera  nonna egittologa aveva voluto salutare la sua nipote adorata (quanto l'adoravo io) in quel modo, con il vento e con Tutankhamon ed io probabilmente l'avevo anche avvertito vista la foga con la quale mi ero buttata nell'opera.

Osiride l'ho fatto perchè mi piaceva e basta, come altri quadri realizzati con soggetti antico/egiziani come il faraone Chefren o la bellissima Nefertiti ( Nefertiti però la posterò su instagram  quanto   prima......... è bellissima ✌.ʕʘ‿ʘʔ.✌ il mio nome è MODESTIA ).

Conservo questo quadro con maniacale cura e nei momenti in cui sono un pò in difficoltà ci fissiamo per lunghi minuti io e Tut. E' assolutamente terapeutico, credetemi.

Dedico con amore sempre immutato questo mio racconto alla mia cara nonna che è stata vento in vita e anche dopo, soprattutto dopo. Ciao Maria.

 Qui sopra a sinistra il mio consunto ma adorato anello, a destra l'intenso sguardo di Tut, so che mi invidiate!! (per lo sguardo intendo)  :)



So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 



Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.



 

domenica 4 settembre 2016

Cavalli, comete, cistefellee, opere d'arte: quando c'è la Poesia tutto sembra più lieve.


potete trovare la versione originale instagram di questa foto al link https://www.instagram.com/p/xrmaprvbv8/?taken-by=enrica_merlo

SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie.


 ** NELL'ULTIMA CORSA **

Baci
della consistenza
dei fiocchi di cotone
in lande distese
sul mio cuore che scarta
come un cavallo
imbrigliato
lo porto al macello
sto cavallo
o lo lascio
nell'ultima corsa
verso il sole
che si tuffa tra
la linea del mondo e
l'ignoto?
Ti vedo, fossi anche
tra un milione di persone
in questo caos di piazza
perchè
gli occhi tuoi son fatti
della stessa sostanza
dei miei...
della polvere che lascia
la coda delle comete.

EnricaMerlo©2012

Ebbene sì io mi appassiono parecchio anche alla Poesia, si direbbe?  All'immagine che potete vedere qui sopra associai nel lontano 2012 la poesia NELL'ULTIMA CORSA;(clicca sul titolo per leggere la poesia su facebook e così leggerne anche altre se vuoi) non una delle mie poesie migliori ritengo, ma come già vi ho detto, io seguo il più possibile l'ordine e l'argomento delle fotografie postate sul mio profilo instagram. Una poesia d'amore dunque, a quanto pare. Anche abbastanza romantica direi. Eppure "nel lontano 2012" nella mia vita non c'era assolutamente nulla di romantico a parte le poesie. Sono sempre stata dotata di un'ottima fantasia e di una capacità di combattere le mie piccole o grandi tragedie personali con metodi piuttosto creativi; nel 2012 quando scrissi questa e molte altre poesie d'amore o meno che fossero, ero reduce da un'intervento piuttosto importante dopo la perforazione della  cistefellea e conseguente intossicazione dell'organismo. Ho passato venti giorni in ospedale e ho avuto un'interminabile convalescenza che, nel giugno (si era ai primi di gennaio quando accadde il fattaccio) era appena terminata, ma nemmeno del tutto. 

Nonostante questo, anzi forse proprio per reagire a questa cosa che mi era piombata addosso, nel giugno aprii una piccola galleria d'arte qui a Torino Studio COLORE & CALORE (clicca per vedere la pagina facebook) che ho tenuto in piedi con grandi soddisfazioni per due intensissimi anni, organizzandovi personali e collettive, tante, veramente tante; quanti artisti sono passati da me con le loro opere!! Prima di aprire lo Studio avevo organizzato quasi con le mie sole forse, aiutata solo dall'amico Giorgio Idali e da mia figlia Martina, un'imponente collettiva pittorica nella palestra comunale di Rondissone con 45 artisti e più di 200 opere esposte, eccovi il link per vedere l'album relativo all'evento https://www.facebook.com/422342817806032/photos/?tab=album&album_id=425414234165557.

Beh la poesia vi piace dunque? Perchè e come ho cominciato a scrivere? Per reagire anche qui ad una tragedia immane ovvero la morte di mia mamma nel 2008, (sfigata direte voi; insomma ognuno di noi ha i suoi momenti sì o no nella vita...certo questi non capitano due volte, povera mamma).
Scrivere mi è stato di grande aiuto anche quando ho finalmente affrontato una difficile separazione, per questo vi dicevo che le mie poesie d'amore in quel momento erano frutto di fantasia...avevo ben poco a cui ispirarmi.

In seguito il mio stile è mutato, forse la mia poesia è divenuta un tantino più caustica, ma l'amore è sempre rimasto uno degli argomenti principe, anche perchè dal 2013 ho finalmente motivo di scrivere poesie d'amore su basi rispondenti alla realtà ≧✯◡✯≦ (eh eh eh). 
Non è che racconto così bellamente i fatti miei ma questo anche per dirvi che a volte la creatività, la pittura, la poesia o quel che cavolo volete può diventare veramente un'importante àncora di salvezza nei momenti grami, anche quelli più bui in assoluto.

Tutto sommato la poesia che vi ho proposto non è nemmeno la più sdolcinata...ho fatto di peggio credetemi...
Si parla di cavalli (〃^∇^)ノ, ma soprattutto di comete, di pulviscoli spaziali, argomenti a me cari da sempre e credo per sempre. Beh spero di non avervi tediato più di tanto e di avervi comunque lasciato un qualche messaggio: anche se è banale mai disperare...arriverà qualcosa di peggio!! STO  SCHERZANDOOO!!!!!
Con l'aiuto delle vostre vere passioni se state male riuscirete a superare tutto, pian piano, se invece già state bene di vostro beh!! Datevi da fare e diventate chi desiderate essere veramente!!



So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 





Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.



 
 

giovedì 1 settembre 2016

Gatte tricolori e vecchio west...ma che sto dicendo?


bella eh la mia Cannella? E quella che sbuca da dietro è nientepopodimeno che la mia gamba. Trovate la foto originale sul mio profilo instagram a questo link https://www.instagram.com/p/wJ_ibXvbtj/?taken-by=enrica_merlo


SONO SOLO STORIE...sono sempre e solo storie.


Carissimi Amici, capisco di essere a volte un tantino monotematica ma soltanto per quanto riguarda le immagini e nemmeno quelle dopotutto...cerco sempre, anche se Vaniglia ma soprattutto Cannella, sono molto presenti su questo, blog, di darvi angolazioni particolari, ma soprattutto sempre delle notizie interessanti.  L'immagine di Cannella che dorme beatamente accanto alla mia gambuccia sarà accompagnata a breve da un'altra immagine, di Vaniglia questa volta. Vi parlerò di loro ebbene sì ma vi spiegherò qualcosa sul loro manto.

Cannella e Vaniglia sono due gatte tricolori come si potrà ben notare, ed il loro manto ha come colori dunque l'arancio, il bianco ed il nero. Questo tipo di manto e conseguentemente questo tipo di gatta, sì di gatta avete capito bene, viene detto CALICO. Ci sono due diversi tipi di gatta Calico, quella col manto detto CALICO e basta, che consiste in macchie ben definite senza ingerenza di un colore sull'altro (i colori per farla breve sono ben definiti, non si mescolano tra loro) e CALICO DILUITO, dove il colore nero può presentare delle striature ed essere a volte tigrato. Il destino ha voluto che le mie due gatte fossero perfettamente dei due tipi suddetti di razza, Cannella è una Calico diluito, Vaniglia è una Calico. Adesso posto anche la foto di Vaniglia così potrete vederne la differenza.


Questa bella fotina di Vaniglia la potete trovare in originale sul mio profilo instagram al link https://www.instagram.com/p/wMfkQAvbm4/?taken-by=enrica_merlo 

Mi sembra sia chiara la differenza vero? Bene ed ora spiegherò perchè ho detto che la razza Calico è GATTA. Per motivi squisitamente genetici dove non vi sto a spiegare ora quali siano i cromosomi ad intervenire  ma potete ascoltarlo invece in una spiegazione molto accurata in questa puntata di Gatti, Poesie e Matite colorate intitolata GATTI, GATTI, FORTISSIMAMENTE GATTI!! (cliccare per ascoltarla), per motivi genetici dunque i gatti calico possono essere solo ed esclusivamente femmine. Esistono rari esemplari maschi tricolori ma purtroppo per loro, proprio per questa particolarità genetica derivante dal manto, sono sterili. Ultima e piuttosto particolare notizia riguardante questo tipo di micione, è che CALICO non è solo un nome di un tipo di gatto ma anche una città; esiste infatti nel sud della California una città che si chiama proprio CALICO che però è in tutto e per tutto una città fantasma, ebbene sì...come le famose città del vecchio west è stata probabilmente abbandonata a seguito dell'esaurirsi di qualche materiale prezioso in zona. Pazzesco vero? E scommetto che queste cose non le sapevate e se sì bravi!! Dunque al prossimo post e ascoltate anche la puntata radiofonica!!

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(Lui è Calico il californiano in persona!!!) shhhhttt.


  So che siete impazienti di sapere il resto a questo punto!! 

 Vi voglio già bene, chiunque voi siate e qualunque cosa voi stiate pensando in questo momento.

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