giovedì 8 dicembre 2016

VE LO DICO: IL TRASLOCO NON È ANCORA FINITO (cassettiera story)


Ed ecco le due splendide meraviglie della natura. Io quella con la faccia da ebete e Lei (quella che sembra un ufficiale dei Marines, però figa, mia sorella; ma lo sapete che questo donnino ha la bellezza di 11 anni in più di me? Quindi non saprete mai quanti anni ha perchè non potete sapere quanti ne ho io). Qui siamo alla PROGRESSIVA ART EXHIBITION II bei tempi.

Sono storie, sono sempre e solo storie...ma a volte fa bene all'anima raccontarle.

Come ben sapete o forse no, sono in fase finale di trasloco. Finale direi è un parolone sono in fase puntini puntini di trasloco. Disperatamente cerco di sistemare tutte le mie cose che credevo poche, dove posso. Anche se la casa è quella della mia infanzia è comunque tutto nuovo per me. A tratti, anzi spessissimo mi fermo, faccio altro o semplicemente non faccio un bel nulla come oggi, però penso, penso parecchio. Il momento non è dei migliori per me, cavoli miei, ma un trasloco è sempre un trasloco, mi è difficile pure scriverlo.

Capita che sul terrazzo, parcheggiata ormai da anni sostasse una cassettiera, sapete di quelle antiche con la specchiera? Bene, ecco. Capita che fosse di mia sorella e quindi le ho chiesto se me la poteva prestare visto che il mio ottimismo iniziale sul fatto di riuscire a far stare tutto ovunque ed in breve tempo era svanito miseramente. Dopo una serie di conciliaboli tipici familiari la mia sorellona decide di concedermi il mobile e lo trasporto con grande fatica in camera mia. Mi piace, è bello e quando lo guardo mi dà un senso di tranquillità. E' patetico questo mio post lo so e siete liberi di mandarmi al diavolo ma prendetelo così, come un post prenatalizio con un pizzico di nostalgia, tristezza e non so cosa d'altro.

L'altra sera piomba in casa mia sorella. Le faccio vedere non senza un minimo di timore reverenziale la cassettiera tanto perchè stia tranquilla, non l'ho data in pasto a nessun mostro mitologico. Dovete sapere che la mia sorellona non è moscerella come me ma una donna che potrebbe tranquillamente fare barba e capelli a Trump, alla Clinton a Putin tutti insieme. Però guardando la cassettiera ha un attimo di cedimento (solo un attimo e si sappia) e mi dice con occhi quasi dolci: "Trattala con cura perchè questa cassettiera ha un grande valore affettivo per me; era della Lena la mia balia quando è morta mia mamma". 


La maniglia destra della cassettiera



Adesso vi racconto per l'ennesima volta i fatti miei anzi i fatti nostri. La mia sorellona non mi è completamente sorella, ovvero non abbiamo la stessa mamma, la sua è mancata quando era molto piccola ed ora forse potrete tranquillamente capire quel che ho scritto prima della foto vero? Bravi.

Comunque, stamattina stavo tentando di mettere a posto i miei quattro stracci che si sono miracolosamente quadruplicati se non di più, quando ho guardato con maggiore attenzione la cassettiera; il terzo cassetto ha la maniglia destra quasi completamente divelta, la sinistra ancora attaccata ma semovente. Mi son fermata e ho osservato. Chissa cosa conteneva quel terzo cassetto tanti, ma proprio tanti tanti anni fa? E come mai proprio quel terzo cassetto doveva essere così usato? E come mai proprio la maniglia destra è la più danneggiata?

Ho pochi ricordi ma ben chiari, della Lena, donnone tipo mia nonna sempre gioviale, non l'ho mai vista una volta sola triste (sapete no? vestita quasi sempre di nero o tuttalpiù di grigio con uno chignon bianco sulla testa, io l'ho sempre vista così fino alla fine). Ero molto piccola ma mi ricordo che quando andavo a casa sua ero contenta perchè c'era sempre un buon profumo di legna ed aveva infilate nei mobili, ovunque fosse possibile infilarle, miriadi di foto, di chi fossero esattamente non so. E mi faceva il tè. Non so cosa provasse mia sorella quando andavamo da lei ovvio, ero troppo presa a guardarmi intorno, ma credo di averlo capito l'altra sera.

E niente, volevo dire questo forse perchè è l'8 dicembre, forse perchè quando si è grandi la vita è diversa, forse perchè è bello a volte fermarsi a guardare una vecchia cassettiera che nasconde al suo interno, umori, emozioni, vita passata che perchè no, possiamo far rivivere in qualche modo, diverso, questo sicuramente...e con la nostalgia e la consapevolezza che forse noi non siamo poi così felici con tutto quello che abbiamo, non felici come mia nonna, come la Lena che, nonostante tutto, il sorriso lo avevano sempre magari non per se stesse ma per gli altri, questo è certo.

Buon 8 dicembre a tutti

Qui MI MANCANO I FONDAMENTALI
08/12/2016
Enrica Merlo.


 

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