martedì 12 novembre 2019

E chi l'ha detto che LE BIANCHE DUNE DELLA CORNOVAGLIA è un romanzo sorpassato?

ROSAMUNDE PILCHER - Image from google

 Foto mia

Articolo precedente: https://bit.ly/2X8CUdG

Dopo un libro impegnativo e anche triste perché no (La Chimera di Sebastiano Vassalli), un tuffo nella mia giovinezza. Questo libro di Rosamunde Pilcher che ho recuperato dalla mia vita precedente ci sta proprio...  si tratta de "Le bianche dune della Cornovaglia" leggero, confortante, con le caratteristiche descrizioni della Pilcher che io amo tanto (tendine di chintz, scones caldi, pullover di tweed, maglioni e giacche di lana con le toppe, il profumo della torba che brucia, il ruggito del vento della Cornovaglia contro gli stipiti delle finestre, l'odore pungente del mare in inverno...) insomma leggere da giovanissimi fa bene e tutto rimane, anche a distanza di anni, basta il "la" e ogni cosa ritorna nitida come quando si avevano 16 anni. Forse una delle autrici che, nonostante il tempo che passa e la vita che ci cambia, rimane nel mio cuore, in modo immutabile. Come certi, profumi, certi luoghi, certe persone, indimenticabili. Quando leggo la Pilcher mi pare di tornare bambina e di stare con mia nonna. Non è una meraviglia? 

Questo anche per dirvi che non è necessario leggere sempiternamente libri smaccatamente complicati o drammatici o con sfondo filosofico, trattati di fisica applicata o biografie di grandi personaggi; forse che ogni tanto non si ha bisogno di un pò di leggerezza? E la leggerezza in letteratura non sempre è sinonimo di bassa qualità. Rosamunde Pilcher (vi lascio il link qui sotto finito l'articolo così andate a vedervi quanto ha scritto) sapete che scrisse i suoi primi dieci romanzi sotto il nome di Jane Fraser? No, ecco, adesso lo sapete 😁. Io ho sempre letto di tutto, nel periodo in cui leggevo la Pilcher lessi anche Leopardi e Montale, tanto per dire. 
Sottovalutata quasi da sempre la Pilcher ha però scritto dei libri indimenticabili uno su tutti "Settembre" seeeee direte voi saga familiare, che palle, io vi dico, provate voi ad incastrare tutte quelle parentele con un minimo di senso logico e con un finale che ti lacera le budella!!
L'ho letta anche in lingua originale e per quanto ne capisca di lingua inglese scriveva proprio bene. Le traduzioni italiane sono sempre state buone ma allora dico io, secondo voi, quale sarà il prossimo romanzo della Pilcher che andrò a leggermi? Scherzi a parte è palese che l'obbiettività non sia cosa mia comunque questo era uno di quei famosi pensieri brevi (come no) di cui vi ho parlato un paio di articoli fa e che sarebbero dovuti diventare il mio motto. Ebbene il motto per ora non è rispettato poichè, per quanto breve sia il mio pensiero io scrivo e scrivo e scrivo e scrivo................
Poi chi è che decide quale sia una lettura impegnata e quale no? Basta vedere il mio blog; che scriva di cose altamente drammatiche, o di cose buffe, o di avvenimenti della mia vita, o di eventi, o di cultura o dei miei gatti FORTUNATAMENTE ho sempre un gran bel numero di letture. Quindi viva la diversità e la diversificazione anche per quanto riguarda la lettura!!

ROSAMUNDE PILCHER (cliccare)




                                                                      






  Enrica Merlo



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venerdì 8 novembre 2019

LA PIRATESSA DA BIBLIOTECA


Image from pixabay

Articolo precedente: https://bit.ly/32vDOC0

Vi racconto una storia che non so dirvi se sia divertente, grottesca o drammatica. Vado eh!!
Qualche settimana fa accompagnando mia figlia alla stazione di Chivasso eravamo un tantino in anticipo sui tempi e ci siamo fatte un giro nei dintorni; nei quali dintorni c'era pure la biblioteca di Chivasso. Decidiamo di entrare visto che siamo entrambe delle lettrici abbastanza accanite. Io amo acquistare i miei libri diventando abbastanza possessiva dopo averli letti, però non avrei disdegnato pure potermi iscrivere in biblioteca, vuoi mai. Entro, vado al punto informazioni e chiedo di poter fare la tessera. Come do le mie generalità all'operatore vedo subito tramutarsi il suo amabile sorriso in un ghigno di riprovazione totale. "Lei è già iscritta a qualche biblioteca?" "Ehm sì a quella di Settimo Torinese" rispondo io con il sudore che comincia a colarmi sulla schiena (in quei giorni faceva ancora caldo) pur non avendo la minima idea del perchè il simpatico operatore avesse reagito a quel modo. "No, non posso farle la tessera perchè lei ha una PENDENZA con la biblioteca di Settimo"... pendenza, pendenza de che? Mi spiega. 

Anni fa, esattamente secondo terminale duemilaerotti giorni avevo preso in prestito un libro alla biblioteca di settimo e non l'avevo restituito. Ecco cos'era tutta sta riprovazione. E lo capisco pure, io sono molto gelosa dei miei libri se non dovessero più restituirmene uno prestato la prenderei davvero parecchio sul personale. C'è però un antecedente nella mia vita che FORSE e dico forse avrebbe potuto giustificar il mio reato. Nella mia esistenza precedente avevo una quantità di libri MIEI pari a qualcosa tipo 500 volumi o forse più COMPRATI regolarmente non rubati o sottratti con l'inganno a ignari bibliotecari. Siccome dalla mia vita precedente sono dovuta fuggire, a gambe levate e piuttosto frettolosamente, non ho potuto recuperare con mia grande disperazione la maggior parte della mia BIBLIOTECA, sì perchè posso chiamarla biblioteca non trovate? se pensiamo che l'italiano medio ha in casa più o meno dieci libri quando va bene. Avendo preso in prestito questo benedetto libro della riprovazione poco prima della mia dipartita per una ricerca di mia figlia, FIGURATEVI se mi veniva in mente, tra le poche cose che ho potuto prendermi dietro fuggendo, di pigliare anche questo "preziosissimo" volume.

QUINDI. *Imbarazzo totale da parte mia *Arrivo in branco tipo le mucche quando sentono la musica, di tutti gli impiegati bibliotecari anche quelli che erano imboscati a fumare *Tutti che mi guardano manco fossi Totò Riina.

PERCIO'. Con la poca saliva rimastami in bocca ho chiesto come potevo rimediare a questa terrificante mancanza e le risposte sono state codeste:
RISPOSTA N. 1) pagare la cauzione per i duemilaerotti giorni di sottrazione indebita di libro sbammico cifra pari a tutto il patrimonio di Donald (non Duck, Trump) "ehm no grazie direi di no".
RISPOSTA N. 2) Ricomprare il libro (seeee si può fare ho pensato io) ridarlo alla biblioteca di settimo (seee si può fare ho pensato io) e.... 


.... eeeeee nonostante la restituzione del libro acquistato e nuovo essere radiata da tutto il circuito SBAM...

PER CINQUE ANNI!!!!!!!!!!!!!

Quindi, acquistando il preziosissimo volume sbammico (e ve lo ripeto nel caso non abbiate capito) io comunque non potrei avere una tessera in tutto il circuito metropolitano torinese PER I PROSSIMI CINQUE ANNI ma dovrei, desiderando ardentemente un volume da una biblioteca qualsiasi, andare ad Asti, Cuneo, Alessandria, Biella, Vercelli e non mi ricordo bene quali altri capoluoghi di provincia ci siano in Piemonte (forse Verbania) sempre che questi non siano in combutta con lo SBAM di Torino e vengano a sapere che sono una pericolosissima PIRATESSA DA BIBLIOTECA. Niente volevo solo raccontarvi la disavventura di un'accanita lettrice che per ironia del destino è bollata dalle biblioteche di Torino e provincia come una dei peggiori banditi, delinquenti, stupratori, politici corrotti, malversatori, stampatori di banconote false, usurai, truffatori, tuffatori, discesisti, pattinatori, della Terra. Se si pensa che in Italia un marito che decide di ammazzare la moglie sta in galera due anni (quando gli va malissimo) poi lo scarcerano perchè poverino aveva le paturnie io per un libro scassato, dopo averlo restituito, ah dimenticavo, con lettera di scuse, dovrei rimanere CINQUE ANNI senza poter metter piede in una biblioteca. 

COSA FARO'? Ovviamente restituirò il maltolto allo sbam ma cercherò in tutti i modi di parlare con QUALCUNO per poter spiegare anche le condizioni grazie alle quali io ho dovuto lasciare al suo destino il loro volume. E soprattutto farò presente che non è moralmente corretto sbraitare ai quattro venti QUESTA NON HA RESTITUITO  UN LIBRO DA CINQUE ANNIIIIIIIIIIIII!!!!! in una biblioteca. Perchè allora ogni scherzo vale giusto?

*io comunque continuo a leggere comprandomi a pochissimo prezzo libri sulle bancarelle, nelle offerte della Feltrinelli, al Salone del Libro in quei meravigliosi stand (ce ne sono pochi ma ce ne sono) dove i libri te li tirano dietro e son pure contenti di tirarteli dietro. 








Enrica Merlo





SIA CHIARO CHE NON HO NULLA DI PERSONALE NEI CONFRONTI DELLE BIBLIOTECHE DI CHIVASSO O SETTIMO TORINESE, CI MANCHEREBBE PURE. SEMPLICEMENTE SONO ATTONITA DA UN SISTEMA CHE NON GUARDA IL SINGOLO MA CHE CI TRATTA, COME AL SOLITO, ALLA STREGUA DELLE PECORE. QUESTO, SPECIE IN CAMPO CULTURALE, LO TROVO DAVVERO RIPROVEVOLE.

mercoledì 6 novembre 2019

LA POESIA DI MAX PONTE NEL SABATO PARTENOPEO


Articolo precedente: https://bit.ly/2qp6KhZ


Max Ponte giungerà a Napoli sabato 9 novembre 2019 alle ore 21.00 per partecipare ad un evento dell'Associazione Culturale "Poesie Metropolitane". Il Poeta interverrà, con una sua performance, nel corso del concerto di Davide Di Pinto.

Max Ponte metterà in scena all'Area 35 mm del Centro Direzionale di Napoli alcuni brani tra cui una poesia che unisce il legame con le terre astigiane a quello con il Mediterraneo che si intitola "Io sto vicino a te nei piani terra degli armadi con le rose secche":


Gli evidenziatori viola arancio
gli incensi i vestiti sporchi
io sto vicino a te nei piani
terra negli armadi con le rose
secche fissate sul muro dentro
con gli orologi degli anni '50
da donna a carica manuale
io sto vicino a te ascoltando
il jazz di quando avevo due anni
com'è Napoli ora? finché
il sonno non mi cola dal
volto sai rimango sveglio
se muoio tu sola hai il diritto
di venire a raccogliere il
mio corpo contorto
suonato dalle lamiere
farne polvere polpo
e poi fogli di carta per
origami navali da far
galleggiare sul golfo


L'appuntamento è organizzato dall'Associazione Culturale Poesie Metropolitane presieduta da Rosa Mancini. Poesie Metropolitane è molto attiva a Napoli dove sta lavorando per diffodere poesia e rilanciare alcuni quartieri attraverso interventi artistici.
L'occasione permette altresì di mettere in relazione due realtà poetiche italiane, quella torinese/piemontese e quella napoletana/campana.



Enrica Merlo


Max Ponte il BLOG 

martedì 5 novembre 2019

I SAPONI!! Cosa hai detto? SAPONI??? Sì, ho detto SAPONI.


Immagine mia. I miei SAPONI AL MIELE (honey soap)

Buonasera a tutti!! Vi chiederete perchè sia scomparsa e perchè stia ritornando. Ditemi, se aveste un blog con più di trecentomila letture lo lascereste al suo destino? No vero? Io l'ho fatto colpevolmente per qualche mese ma ho avuto i miei bei motivi che vi racconto brevemente, avrò tempo di dilungarmi su questo argomento più avanti.

Desideravo da tempo fare il sapone, sì il sapone quello con cui ci si lava. Mi sono documentata per bene per un pò di tempo poi mi sono messa a realizzarli; è diventato il mio "grande hobby", infatti io sono un'hobbista. Un'hobbista che fa saponi e che ama tremendamente farli. Conseguentemente tutto il resto, ma proprio tutto è passato in secondo piano compreso il mio adorato blog, ci tenevo a spiegarvi minimamente ecco. Il frutto del mio hobby si chiama GLI AROMI DI CLEOPATRA (fb) e GLI AROMI DI CLEOPATRA (instagram) su come questa mia passione sia nata sarebbe troppo lungo spiegarvelo quindi, magari, ve lo dico con calma un'altra volta. 

Un'altra cosa che voglio dirvi è che da ora in avanti avendo meno tempo causa lavoro non pubblicherò più articoli macchinosi lunghi e sofferenti che magari vi eravate anche stufati di leggere, ma mi limiterò, o almeno ci proverò, a scrivere brevi pensieri quando mi vengono in mente. Per esempio, in questo momento ho già sbagliato, questo piccolo post di ritorno sta diventando La Divina Commedia. Va bene, la smetto. Ma contateci che presto molto presto ritornerò. Nel frattempo date un'occhiata alle mie pagine e anche a quel bel sapone al miele che potete vedere qui in cima al post... non lo trovate bellissimo? E non vi sembra quasi quasi di sentirne il profumo? A presto!!








Enrica Merlo