giovedì 2 febbraio 2023

MIMÌ, COCÒ E I MIRACOLI NATURALI E NON DELLA GENETICA.

 

Il buon Bryan modificato - immagine dal web

Articolo precedente: http://www.mimancanoifondamentali.com/2023/01/i-giorni-della-merlapart-iii-dove-che.html?m=1


Allora da che parte cominciare? Quello nelle foto è la stessa persona pure di quella sotto, eh. Lui è Bryan Johnson ex CEO di una danarosissima azienda i tech venduta dal medesimo a eBay per poco più di 800 milioni di dollari e fin qui tutto bene (più o meno perché adesso vi spiego). In questi giorni io sono un po' in fissa con sto tipo perché quello che sta facendo su se stesso lo trovo folle e moralmente deprecabile e mi fa parecchio paura non tanto per lui ma per le conseguenze che può avere su vasta scala sta roba che sta facendo. Cosa sta facendo? Allora, spende circa due milioni di dollari l'anno per farsi seguire da un team di medici (e fin qui di nuovo tutto bene; se uno ha voglia di buttar soldi a farsi controllare scrupolosamente da dei dottori giorno e notte, fatti suoi). Ma il punto non è ancora questo: il buon Bryan che anagraficamente ha 45 anni ha deciso - lui racconta che durante il lockdown ha avuto modo di meditare e di scoprire che il suo stile di vita e di lavoro stavano logorando il suo fisico a suo dire un po' troppo velocemente - dicevo, ha deciso di riportare indietro la sua età anagrafica a 18 anni. Ma in che senso? Nel senso proprio organo per organo cuore e cervello compresi. Cioè alla fine di tutta sta faccenda lui sarà un 45enne  o quanto avrà però a tutti gli effetti diciottenne.


Il buon Bryan quando ha cominciato a modificarsi - immagine dal web

A dir suo non solo vuole rallentare il processo di invecchiamento del corpo in toto che già andrebbe bene e nemmeno fermarlo che già andrebbe bene, no. L'ambizione un po' malatina del buon Bryan vuole che tutto il suo organismo torni indietro!! Ma sei fuori? Gli direi se me lo trovassi davanti? Fatto sta che avrà la possibilità di vivere diverse vite ma a che prezzo? Detta così brutalmente questo si alza alle 5,30 (esistono anche le 5,30???🤣🤣🤣) tutte le mattine, si scofana 100 pillole di integratori misteriosi e mangia un pappone vegano inguardabile e credo pure immangiabile (sia chiaro io per scelta e anche perché il cibo vegano ha fatto enormi passi avanti anche per gusto e forza proteica sono contemporaneamente vegana, vegetariana e carnivora ovverosia mangio di tutto quindi non ho nulla, anzi, contro la dieta vegana ma quella roba che ho visto è un pastone che manco i maiali) sta seduto sul cesso mezz'ora attaccato ad una macchina che io scherzosamente ho definito "strizzapisello" perché accelera la minzione, assume un tot di calorie sempre precisamente ed esattamente uguale ogni giorno, si allena costantemente con esercizi specifici, indossa caschetti strani, si fa punturare la capoccia -sospetto per non perdere i capelli perché a vederlo più o meno nudo è completamente glabro- fa esami del sangue continuamente, lo sottopongono a sedute con uno strano gel su tutto il corpo con un coso tipo quello delle ecografie e chissà cos'altro. Per farla breve: la foto con la barba era prima (secondo me già un cicinin modificato) l'altra è come è adesso che dovrebbe teoricamente aver raggiunto un'età variabile tra i 38 e i 40 anni ma a me sembra più un manga in 4d. A tutti ha fatto male il lockdown concordo ma a certi ha proprio reso il cervello un passato di verdura. Già la famosa punt*rin* secondo me era e purtroppo è ancora un obbrobrio genetico malvenuto (dico è perché c'è ancora un botto di gente che non vede l'ora di farsela, scemi) ma questo proprio... io vedo già le case farmaceutiche sfregarsi le manine per studiare il modo di creare il superuomo che costerà al desideroso un botto di soldi ma che ahimé prima di entrare in commercio sperimenteranno sui poveracci cioè su di noi, mi spiego? È partito il buon Bryan con tutte le buone intenzioni ma adesso sta diventando un film dell'orrore vivente.


E pensare che mi sento in colpa io ad aver creato un delicato equilibrio di farmaci da banco creato da me per poter vivere leggermente una vita che si possa definire vagamente vivibile a causa della mia sindrome da colon irritabile che altrimenti mi distruggerebbe la vita sociale ed in genere (grazie gastroenterologi 🤬), parimenti mi sento in colpa poiché ho un "apparato genetico" -ereditato probabilmente da entrambe i miei genitori che non hanno mai dimostrato la loro età (quando morì di cancro a 69 anni mia madre sembrava una ragazzina in quella bara)- che mi permette, se non sono eccessivamente stanca, di dimostrare almeno 18 anni in meno di quelli che ho, poi, per cosa mi sento in colpa ancora? Ah sì perché quando mi guardo nuda allo specchio ho un corpo che ventenni levatevi proprio (eh mi dispiace e che è non lo devo dire? Però non lo vedrete mai 😇). Ah no aspettate. C'è chi mi ha detto che il lockdown mi ha portata alla follia perché anche ora che tutto è finito continuo a portare parrucche e tenere i miei capelli veri a tre centimetri.


Enrica Merlo biondo platino naturale prima del disastro - foto mia

Mument. Allora, prima di tutto i miei capelli naturali sono stati devastati da una grossa/grassa cazzata parrucchieristica durante il lockdown: io amavo da morire i miei capelli NATURALI (vedi foto) ho sofferto tantissimo a doverli tagliare quasi a zero, quindi, per quello che è ancora in mio potere ci faccio il caxxo che voglio sia chiaro. Per ora o forse per sempre non voglio più dover piombare nella depressione per i miei capelli naturali. Loro stanno lì buoni buoni sotto la parrucca e poi si vedrà, ma mi pare tutt'altra cosa no? Non siete obbligati a rispondere e se non siete d'accordo me ne importa proprio poco. Ma allora vuoi vedere che anche il buon Bryan ha ragione? Ci potrà fare quel che vuole col suo corpo? Personalmente non sono d'accordo ma lo scopriremo solo vivendo. Finirà che rimarremo solo io e il buon Bryan soli su questa Terra in via d'estinzione a guardare il tramonto mano nella mano, lui giovanissimo e liscissimo, io con un corpo da pin up e la parrucca. Che schifo.


Enrica Merlo

per

MI MANCANO I FONDAMENTALI

02/02/2023

martedì 31 gennaio 2023

I GIORNI DELLA MERLA🐦part III: dov'e che vai, guerra che trovi.

 

Immagine dal web. Mi piace pensare a Madama De Merli scrivere al marito "aspetta che geli il fiume e arrivo". Cosa non si fa per voi uomini.



C’è una storia (anzi due) che differisce parecchio da quelle che vi ho narrato in questi giorni riguardo ai Giorni della Merla ed è quella de "La leggenda del cannone nero", una versione tutta piemontese, adesso vi racconto. In questa leggenda, favola o storia, si racconta di un poderoso cannone nero, per questo chiamato “la merla” (non perché poderoso ma perché nero), che alcuni soldati piemontesi dovevano spostare sull’altra riva del Po. Si era in gennaio, il fiume era in piena e la corrente impediva la costruzione di un ponte di barche che permettesse il trasbordo.

Solo il gran freddo degli ultimi tre giorni di gennaio e la conseguente, impressionante gelata consentirono ai soldati di trasportare il pesante pezzo di artiglieria sul fiume ghiacciato fino all’altra sponda. Così, per ricordare l’impresa a quanto pare riuscita, divennero i giorni della merla. 

Immagine dal web. Non mi è dato sapere se codesto sia realmente "La Merla" ma facciamo finta di sì.


Altresì Sebastiano Pauli pubblica nel 1740 due ipotesi di spiegazione, cito:

«"I giorni della Merla" in significazione di giorni freddissimi. L'origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s'aspettò l'occasione di questi giorni: ne' quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all'altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne' quali passò sopra il fiume gelato.»

Ed eccoci all'ultimo giorno della Merla. Che siano leggende o no, nonostante le temperature dicono non stiano raggiungendo livelli così agghiaccianti io, personalmente, trovo faccia un freddo davvero intollerabile. Ma io non faccio testo. Al prossimo anno, speriamo.



Un caro saluto dalla vostra Merla

Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
31/01/2023


lunedì 30 gennaio 2023

I GIORNI DELLA MERLA🐦part II: merle, comignoli ed inverni dispettosi come scimmie.

 

Lui, grande e grosso, è L'Inverno, colosso del Giambologna nel parco della Villa Medicea di Pratolino, bello triste perché dopotutto ha fallito nel suo intento. La prossima volta fai altro invece di tentare di fregare merle a caso. Foto dal web.




Oggi, secondo giorno della Merla 🥶🥶, vi racconto due versioni non troppo dissimili l'una dall'altra. Una narra di una merla e dei suoi piccoli che alla fine di gennaio trovarono rifugio in un comignolo, da qui uscirono dopo tre giorni di colore grigio o bruno-nerastro a causa della cenere e del fumo. Questa leggenda vuole in qualche modo spiegare la diversità di colorazione delle piume tra i maschi e le femmine merleschi. Infatti, le penne e piume del merlo (Turdus merula, Linnaeus) maschio ha un colore completamente nero e il becco giallo, mentre la femmina è bruno-nerastra, decisamente meno trendy ma si sa', noi donne se non stiamo troppo a perder tempo a cambiare outfit sui social siamo estremamente pratiche. Una tuta da ginnastica grigia e tanti saluti.


Le merle non saranno trendy ma guarda che posa plastica. Foto dal web


La seconda leggenda invece racconta dei dispetti che il mese di Gennaio, chissà poi chi glielo faceva fare 🤨, volgeva gentilmente alla volta della merla, scatenando piogge fredde e torrenziali, mah. Il mese di gennaio era inizialmente di 28 giorni. La merla per non patire il freddo del mese che le faceva i dispetti decise di farsi una bella scorta di provviste e non lasciò il nido per tutti igiorni del mese. Così gennaio prolungò la sua durata di altre tre giorni, "i  giorni della merla" appunto (29, 30 e 31), per poter scatenare la sua rabbia contro la merla con pioggia, neve e venti gelidi per far scendere a rotta di collo le temperature. Quindi la sventurata cercò rifugio in un comignolo per tre giorni, si sa è poco pratico, sporco e puzzoso ma almeno scalda. Alla fine della tempesta le sue piume avevano cambiato colore, la merla era diventata bruno-nerasta o nera. Grazie signor Inverno e grazie comignolo, vi aspetto con un randello.


Questa è la versione Enrica Merlo della merla bianca, bellissima ed eterea 🤣. Io ne ho vista una sola nella mia vita nel giardino di Tante Catherine a Ginevra. È stata una vera e propria visione in bianco. Foto dal web


Enrica Merlo
per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
30/01/2023

domenica 29 gennaio 2023

I GIORNI DELLA MERLA🐦part I: quella mangia-melograno di Persefone.

 

Immagine dal web: Ade acchiappa nemmeno troppo delicatamente, Persefone.



I 

La leggenda riguardo ai giorni della Merla che ha più vicinanza con la cultura latina, è quella che la vede come messaggera di Persefone annunciatrice dell'arrivo della primavera. Secondo questa leggenda, Persefone preannuncerebbe la sua visita alla madre Demetra ritornando dal regno dell'Ade attraverso un uccello messaggero, la merla, appunto; gli uccelli erano visti dagli antichi come messaggeri degli dei. A seconda dei giorni e del clima in cui questa merla compariva, Persefone sarebbe andata in visita alla madre Demetra.

La Merla. Molto meno fascinosa del suo corrispettivo maschile ma con molti più contenuti da proporre. Forza Merla, fatti valere!!


Ma attenzione... Se nei giorni in cui la merla usciva dal nido le temperature erano miti, significava che l'inverno sarebbe durato a lungo e quindi Persefone sarebbe arrivata dopo e quindi 😊 la madre  Demetra avrebbe prolungato l'inverno e il freddo dalla tristezza, sigh, se invece quando spuntava la merla faceva veramente molto freddo (tipo oggi) la primavera non avrebbe tardato ad arrivare (speriamo).  Questa parte del mito di Demetra e Persefone legato ai giorni della Merla  è poco conosciuta, in quanto le versioni successive sono state tramandate in maniera scarna, perdendo informazioni anche a causa del passaggio tra paganesimo e cristianesimo e la modifica ai calendari. Con la cultura cristiana i contadini hanno dimenticato le radici della leggenda, omettendo informazioni e rendendo anche meno interessanti questi tre giorni "agghiaccianti". Facciamolo sapere a tutti che se tra oggi e il 31 gennaio ci sbricioliamo dal freddo è colpa di quelle due pasticcione di Persefone e Demetra!!

La Merla di facebook che parrebbe un ossimoro ma sta sempre con i suoi gatti. Non ci sono più le merle di una volta 🤣



Enrica Merlo
Per
MI MANCANO I FONDAMENTALI
29/01/2023