venerdì 27 aprile 2018

A proposito di Gatti🐱: sapete chi è SANTA GERTRUDE? 😇


 Immagine dal web - Santa Gertrude di Nivelles

ARTICOLO PRECEDENTEhttp://www.mimancanoifondamentali.com/2018/04/il-mio-spirito-fluttuante-verde.html

Cari Amici, è nota ormai credo la mia passione per i gatti. Il giorno di San Patrizio, ovvero il 17 marzo, stavo spulciando la home di facebook quando mi sono imbattuta in una notizia davvero interessante. Ma andiamo con calma. Innanzitutto diciamo chi è questa bella signora munita non solo di gatto ma anche di aureola. Lei è Santa Gertrude di Nivelles.

Gertrude di Nivelles (626 dc) era la figlia minore di Pipino di Landen (come si può notare i Pipini non esistono solo ne Il Signore degli Anelli) che era il maggiordomo di palazzo di Clotario II di Neustria (per farvi capire l'attuale Francia settentrionale) e sorella già di una santa, Santa Begga, quindi diciamo che era predestinata. Ma andiamo avanti. Alla morte del padre la madre Itta fondò il il monastero di Nivelles dove si ritirò diventando monaca benedettina. A questo punto pure Gertrude decise di ritirarsi con la madre a vita monastica rinunciando, udite udite, ad un convenientissimo matrimonio nientepopodimeno che con Dagoberto II di Austrasia che l'aveva personalmente chiesta in moglie!! Mah. 


Santa Gertrude - immagine da wikipedia, grazie.

Alla morte della madre Itta nel 657  divenne badessa del convento (che doveva essere una cosa in grande stile; era diviso infatti in ala maschile ed ala femminile; ricordiamo pur sempre che ci troviamo prima dell'anno mille) fu una santa parecchio illuminata infatti fece arrivare da Roma nel suo convento diversi manoscritti, chiamò dall'Irlanda molti monaci dotti, tra di loro addirittura un altro santo, San Foillano che rimase nel convento di Nivelles tutta la vita per educare i monaci ed il fratel di lui sempre santo ovviamente, sant'Ultano che fu anche evangelizzatore delle vicine terre germaniche ancora pagane.

Gertrude dedicò tutta la sua vita allo studio e alla contemplazione. La tradizione la vuole mistica e visionaria. Morì ahimè ancora giovanissima nel 664 proprio il 17 di marzo, infatti il 17 di marzo come dicevamo è sì san Patrizio ma pure santa Gertrude; divenne immediatamente notissima. Ma cosa c'entrano i gatti con la nostra Gertrude? Un attimo che ci arrivo.


Immagine da web - Santa Gertrude nell'orto con i suoi micetti

Santa Gertrude fu invocata come protettrice dei viaggiatori, dei pellegrini, dei giardinieri e dei gatti... ci si rivolgeva alla sua santità e anche spesso, in caso di invasione di topi. Sembra infatti che Gertrude tenesse dei gatti, parecchi, nel suo monastero e che li curasse in modo particolarmente amorevole, magari perchè era gattara pure lei, magari aveva capito (a differenza di altri personaggi durante l'inquisizione che bruciavano le donne come streghe perchè tenevano i gatti 😠) che i nostri amici pelosi potevano tenere lontani i mefitici roditori e quindi pure tataaaaaaa!! La peste!!! Ecco. Poi noi donne non capiamo nulla eh. 


Un particolarissimo ritratto che vede santa Gertrude in versione "felina". Forse per alcuni potrà sembrare irrispettoso io la trovo davvero tenera - immagine dal web

Gertrude era davvero in gamba. Pare avesse trovato il modo di cuocere il pane e trattare l'acqua del pozzo del suo convento in modo che non fosse gradito ai topastri. Diciamo che per motivi pratici e vitali la nostra Gertrude teneva i gatti nel monastero ma vogliamo pensare che li amasse davvero molto infatti fonti del tempo dicono che fossero davvero numerosi. E quindi noi gattari abbiamo una nuova data in cui festeggiare i nostri mici e chi li ama e li ha amati il 17 marzo, SANTA GERTRUDE!!

Amo ricordarvi brevemente le altre feline date: 17 novembre FESTA DEL GATTO NERO, 17 febbraio GIORNATA NAZIONALE DEL GATTO, 8 agosto GIORNATA INTERNAZIONALE DEL GATTO ed ovviamente 17 marzo Santa Gertrude PATRONA E PROTETTRICE DEI GATTI!!
Speranzosa che questo mio articolo abbia suscitato in voi curiosità ed interesse.


Mi sa ad occhio e croce che i gatti a Gertrude piacessero davvero, voi cosa ne dite? (immagine dal web).

Enrica Merlo🐈 27/04/2018

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lunedì 23 aprile 2018

👻IL MIO SPIRITO FLUTTUANTE VERDE (The beginning)👻 Un racconto.


Non fatevi ingannare dal sembiante allegro, bonario e giocoso dello Spirito Fluttuante verde: in realtà è un essere crudele, egoista e accentratore - immagine da web


NON CI SI PUO' PIU' FIDAR MANCO DEGLI SPIRITI GUIDA.

Allora vado a raccontarvi un aneddoto. Dovete sapere (come mi par d'avere scritto anche in uno dei miei due libri felini, in quale non saprei però dirvi, o forse no) che quando ero piccola avevo un amico immaginario che non mi lasciava mai: un Unicorno bianco, ma vero eh non di pelouche. Era proprio una meraviglia, mica uno di quei ridicoli unicorni che si trovano nel paese dei minipony eh, proprio un fiero bellissimo e regale Unicorno Bianco, tipo questo.






Immagine dal web - un Unicorno bianco davvero figo

Lo portavo anche a scuola e ne ero fiera tanto era bello. Finite le elementari però e dopo aver affrontato una lotta con me stessa epica quanto tutta la saga del Signore degli Anelli ed Il Trono di Spade messe assieme, ho dovuto abbandonarlo perchè mi dissero che pareva brutto portarlo alle medie faceva infantile, non era opportuno. Col senno di poi a fracassarmi la schiena nel bagno della scuola più di 40 anni dopo credo sia stato lui dopotutto, per vendicarsi di sì tanto tempo passato senza ricordarlo. Ma io me lo ricordavo eccome, non l'ho mai dimenticato tant'è che, venuta a scoprire di avere delle certe doti medianiche se così si può dire, ero convinta che il mio sempiterno amico si fosse trasmutato nel mio Spirito Fluttuante Verde.

Non c'è che dire...da piccolo il mio Spirito Fluttuante Verde era davvero grazioso; da piccolo. - immagine dal web

Tale era la mia convinzione, invece, forse, anzi sicuramente,  mi sbagliavo di brutto perchè altrimenti non mi avrebbe fracassato la schiena, sempre i soliti ragionamenti col senno di poi.
Per farla breve ora ho due amici immaginari, o spiriti guida se preferite chiamarli così, uno incazzato nella scuola elementare che frequentai da piccola, uno che mi corre dietro anche nei momenti più imbarazzanti della vita (tipo in bagno n.d.r.), insomma ho un casino di spiriti guida. 




Il mio spirito fluttuante verde talvolta si diletta anche nella non semplice arte del giardinaggio (mhmm) - gif tratta dal web

Sto vivendo un periodo di nervosismo: oggi pomeriggio "sostando" in bagno a meditare ho parlato al mio Spirito Fluttuante Verde (che quivi abbrevierò con S.F.V. per comodità) il quale, dovete sapere, mi segue ovunque e quando dico ovunque non è tanto per dire. Anzi direi che il bagno è diventato uno dei suoi luoghi prediletti (dovete sapere che a SFV piace giocare a carte 😓) tanto da arrecarmi talvolta qualche piccolo disagio, ma tant'è.


IO: Ohu spirito fluttuante...



SFV: Che vuoi, non vedi che sto giocando a ramino? 



IO: Scusa ma ho una cosa che proprio non riesco a tenermi dentro.



SFV: Spara!!



IO: E' da un pò di tempo che mi sento battere il cuore, forte, forte dentro la testa, sono preoccupatina.



SFV: Tranquilla!! Hai "un cuore matto" si sarà trasferito nel cervello; sempre la solita a preoccuparti per delle sciocchezze, vedrai che quando gli passa torna dov'era prima.



Filosofia spiccia degli spiriti guida. Ascoltatemi, vi do un consiglio gratuito, spassionato e vitale: se vi imbattete nel vostro spirito guida, ABBATTETELO.



Enrica Merlo🐈 23/04/2017



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sabato 21 aprile 2018

LE MIE POESIE: "A Wislawa"

Articolo precedentehttp://www.mimancanoifondamentali.com/2018/04/lorto-botanico-di-torino-una-meraviglia.html

Di quando in quando vi propongo una mia Poesia; continuiamo dunque, ed eccovi "A WISLAWA" del 2012 composta in memoria di Wislawa Szymborska, buona lettura.


Immagine dal web

* A WISLAWA *

Dietro di te
c'è il mare Wisy
ma non ti voltare
scrivi sul taccuino
i suoi colori
dipingi con i tuoi versi
il suo canto
sfrigolami il cuore
con infanti stornelli
invola la tristezza
pizzica il vento
posati sulle rose.

EnricaMerlo©2012


Enrica Merlo 🐈 21/04/2018


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Immagine dal web



Immagine dal web

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martedì 17 aprile 2018

🌺🌹 L'ORTO BOTANICO di Torino: una meraviglia naturale in pieno centro 🌻🌼


Foto mia (fiorellino selvatico; avrei potuto scegliere una pianta un pò più ridondante ma questo fiore è davvero incantevole)


Domenica scorsa, forse il primo vero giorno in cui si è potuto parlare seriamente di "primavera". Un bel sole, una temperatura tiepida dopo giorni e giorni di pioggia. Proprio davanti al Castello del Valentino, lì accanto c'è l'Orto Botanico di Torino. A dirvela tutta ci son passata milioni di volte pensando, sì, prima o poi ci entrerò, ma non l'avevo mai fatto. Ho vaghi ricordi solo del nome quando fui portata a visitarlo da piccola ma dopodiché fine dei giochi.
Niente, si era di ritorno da commissioni e l'occhio è caduto l'ennesima volta su quell'entrata forse un pochino anonima...perchè no? Questa volta magari entriamo e siamo entrati. Una piacevolissima sorpresa, subito il giro comincia con una guida preparatissima.


Foto mia - un'ospite sosta godendosi il calduccio su alcune incantevoli piantine

C'è il giardino nel cortile che svela un bellissimo panorama: da qui infatti si può godere della vista del Castello del Valentino ala sinistra (guardando la collina) ma da un'angolazione che non si vede mai passando davanti alla regale costruzione, davvero bello!!


Foto mia - Ecco qui!! Siamo all'uscita della serra delle piante del Sud Africa; quella pianta in vaso è il papiro, proprio quello che si usava nell'antichità (e si può usare tuttora) per realizzare una splendida carta.

Proseguendo nella visita incontriamo dei personaggi particolari. Uno è questo signore compìto che di nome fa Carlo Allioni e che in parole molto povere fu il primo studioso di botanica ad inserire la nomenclatura latina a tutti i tipi di piante. L'Orto Botanico di Torino è all'avanguardia anche per questo motivo; fu il primo luogo al mondo dove vennero introdotti i cosiddetti "nomi scentifici"!!


Foto mia -  Busto di Carlo Allioni 

L'altro personaggio (senza nulla togliere all'illustre studioso sopra citato) è proprio molto simpatico. Trattasi di Ugo, maestosa oca maschio che è la mascotte dell'Orto Botanico. Su di lui girano voci che in realtà non sia poi così simpatico ma non voglio svelarvi tutto... lo scoprirete visitando l'Orto!!


Foto mia - Ugo, la mascotte dell'Orto Botanico

Proseguiamo la visita; possiamo trovare una bellissima sequoia di qualche decennio, già regale e enorme se pensiamo che queste piante possono raggiungere la ragguardevole età di mille anni!!


Foto mia - la meravigliosa sequoia

C'è anche il meraviglioso ginkgo biloba (che sentiamo spesso nominare negli integratori o nei prodotti di bellezza) che ha delle caratteristiche foglie a ventaglio, bellissime, che però si vedono meglio se andate a visitare l'Orto Botanico!!


Foto mia - bella è bella l'immagine ma nulla a confronto di una visione dal vivo!! (ginkgo biloba)

Vivono insieme alle piante in armonia anche piccoli, colorati, splendidi esserini: questi, per l'esattezza sono "cimici delle piante". Per essere cimici, davvero carine.


foto mia - Cimici sì, ma con stile!!

Questa bellissima pianta qui sotto, sono davvero spiacente, ma non mi ricordo come si chiami: però è così bella che sembra quasi muoversi pur essendo in fotografia!!


Foto mia

La visita continua: passiamo anche in una caldissima serra dove troviamo svariate specie di Aloe e anche questa pianta che mi ricorda molto uno dei bellissimi video sperimentali di Bjork ultima maniera; vero è che nella natura troviamo tutto quello che cerchiamo basta solo osservare con attenzione!!



Foto mia - Abbiate la compiacenza!! leggete voi il cartellino esplicativo!!


Foto mia - Uno splendido pouf sul quale è meglio non sedersi!!

Proseguiamo!! Ci sono scorci magnifici!! Guardate un pò qui sotto.


Foto mia - Una splendida visione de Il Monte dei Cappuccini con tanto di bandiera italiana!!


Foto mia - ... e dietro alle frasche, il fiume Po.

C'è un bellissimo boschetto; sembra assolutamente naturale ma se si pensa che è stato realizzato più di duecento anni fa possiam pensare la fatica ed il lavoro profusi per creare terrapieni e collinette (dove c'era il bosco vi era una spianata in realtà!!) Ecco alcune immagini bellissime.



Foto mia - tetativi di macro


Foto mia - i colori, protagonisti!!


Foto mia - Immagine rubata fuori percorso; affascinante e contorto fusto.


Foto mia - colori difficilmente riproducibili, non trovate?


Foto mia - Il fusto di questo pioppo con il passare degli anni ( se non dei decenni) ha fagocitato il cartellino esplicativo applicato sulla sua corteccia!! STRAORDINARIO!!


Foto mia - Una piccola ma meravigliosa violetta.

Nel bosco ci sono delle sorprese; per esempio lo sapevate che duecento (e oltre) anni fa esistevano diverse centinaia di tipologie di mela? A dispetto della scarsità attuale, circa una quindicina di tipi in commercio. Ebbene, tra questa miriade di tipi di mele esistevano anche questi tre che potete vedere sotto nelle immagini: meli autoctoni piemontesi che potete ammirare qui all'Orto Botanico di Torino e che sono ahimè in via di estinzione; infatti non esistono più in natura e sono gelosamente conservati e coccolati in questo piccolo angolo di paradiso perduto... dei veri e propri fossili viventi!! (pare che le mele prodotte da questi alberi tra l'altro abbiano un gusto sublime, niente affatto paragonabile al sapore a cui noi siamo abituati).




Foto mie: tre bellezze piemontesi!!

Ancora una succulenta, è proprio il caso di dirlo, curiosità all'interno del bosco: le arnie di api industriose che producono miele millefiori. Mi sono volutamente tenuta abbastanza lontana poichè, pur essendo le apine animali assolutamente adorabili, io sono allergica alle loro punture; vuoi mai che quel giorno non fossero esattamente di buon umore!!


Foto mia - Per non avere più alcuna lacuna riguardo alle api!!


Foto mia: Allora facciamo silenzio!!


Foto mia - Pare proprio che all'Orto Botanico le Apine si trovino veramente bene!!

Avviamoci alla conclusione di questa visita sommaria attraverso MI MANCANO I FONDAMENTALI; non ho potuto e voluto dirvi più cose perchè vorrei tanto che andaste a visitare questo luogo!! Eccoci nella serra delle piante sudafricane, suddivisa in tre diversi habitat; la serra è molto grande e ricca di numerose varietà di splendide strane piante. Una in modo particolare!! 😁


Foto mia - Un geranio allo stato naturale.


Foto mia - Perdonate ancora ma mi sfugge il nome di questo spettacolare fiore!! 


Foto mia - Gli spettacolari fiori dell'Aloe!!


Foto Max Ponte - L'unico "NON FIORE" presente all'Orto Botanico di Torino... IO!!

Augurandomi che questo mio articolo non solo vi sia piaciuto ma che vi spinga ad andare a visitare l'Orto Botanico di Torino se siete di Torino e dintorni e non l'avete ancora fatto o se siete in visita in città, spero di farvi cosa gradita regalandovi in chiusura questa splendida canzone: trattasi di ADIEMUS di karl Jenkins, musica delicatissima che ben si sposa con la natura e le sue meraviglie.



Enrica Merlo🐈 17/04/2018

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mercoledì 11 aprile 2018

"Un giorno tutto questo" 31° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO (Grand Tour)


Un motto che lascia ben sperare - Foto mia 


Ieri, 10 maggio sono stata alla libreria Belgravia di Luca Nicolotti (dove si svolge mensilmente anche Poeticilibri di max Ponte) in Via Vicoforte 14 a Torino per assistere ad una tappa del "Grand Tour". E cosa sarebbe questo Grand Tour? Praticamente il direttore editoriale Nicola Lagioia ed il vicedirettore Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro di Torino che vanno in giro per biblioteche civiche e librerie per "spiegare" Il Salone del libro. E spiegare è proprio il termine giusto. Devo dire che inizialmente mi aspettavo il solito compìto e anche un pochino ingessato se non addirittura noioso dibattito su cifre, modalità magari anche un pò ostiche, dell'organizzazione dell'evento, invece sono uscita più che soddisfatta da questo incontro. 
Mossa vincente ed accattivante è stata quella del dono dalle mani proprio-proprio del direttore Lagioia di un coupon da due euro di sconto sul biglietto d'entrata al Salone, al pubblico presente (che in tempi come questi buttalo via).



Il direttore Lagioia che distribuisce i coupon - foto mia

L'incontro si è svolto in un'atmosfera di assoluto relax ed i due protagonisti sono stati estremamente amichevoli. Il direttore, che sì avevo visto giusto in foto o al limite in tv, è una persona estremamente cordiale, simpatica e alla mano; quanto questo faccia parte di un copione non ve lo so dire ma l'effetto è stato assolutamente gradito e gradevole. Marco Pautasso, gentleman tipicamente piemontese anche un pochino timido pare, ha esposto con grande dovizia di particolari la storia del SALONE OFF che insieme al Salone ufficiale è un vero e proprio fiore all'occhiello della manifestazione dal lontano 2004, occasione imperdibile per la città di Torino di vivere direttamente il Salone del Libro con manifestazioni dislocate in vari luoghi, momento di grande vita per una città un pochino, solitamente "chiusa" come Augusta Taurinorum.


Nicola Lagioia e Marco Pautasso - foto mia

E proprio su questa atavica "malinconia" tutta torinese, per dirla come l'ha detta il direttore Lagioia, la quale ha un'estrema ammirazione per l'opera di Pavese ma poi finisce per emularne più la biografia che non l'opera stessa, che si è giocato ma anche si è discusso molto seriamente; come per molte altre situazioni della vita a volte basta una volontà negativa per mandare a monte un progetto come a volte basta una volontà positiva per far sì che sia già in essere al 90%. Facendo poesia ed organizzando comunque eventi letterario/artistici sono, anche se in minima parte anch'io, dentro a certe dinamiche... e la città di Torino non brilla sempre per partecipazione entusiasta ad opportunità spesso molto interessanti che gli si propone, con la scusa che tanto chi me lo fa fare di muovermi da casa, "bugia nen" docet. La sfida, coraggiosissima peraltro, del direttore Nicola Lagioia è quella di riuscire a levare questa patina di pessimismo storico dai vestiti dei torinesi e dal cipiglio, dall'impegno e dalla sua simpatia non mi stupirei affatto che prima o poi non riesca a farcela, addirittura.


Foto mia

Non dev'essere certo stato facile nemmeno quest'anno per l'accoppiata Lagioia/Pautasso, portare a casa nuovamente il Salone Internazionale del Libro; specie dopo un periodo non dico nero ma un tantino cupo com'era stato l'anno scorso dove le maggiori case editrici avevano disertato per volgere lo sguardo verso la Milano da bere. Evidentemente la bibita in questione era eccessivamente gelata e quest'anno il Salone conterà nuovamente, oltre che, come sempre, a tutta una serie di piccole medie case editrici, anche delle più grandi, delle solite, di quelle come si dice "che tirano". Va detto anche a difesa dell'istituzione tutta torinese del Salone che nonostante le defezioni importanti dell'anno scorso il Salone ha avuto un'impennata di visite notevole, alla faccia. 


Foto mia

Allora, alla fine di questo mio articolo mi sento di sostenere la tesi del direttore Lagioia secondo la quale, per carità è bene avere una dignità tutta sabauda ma che un sorriso in più anzichè meno ogni tanto forse aiuterebbe. Poi per carità non saranno stati i sorrisi degli organizzatori a portare a questo risultato decisamente importante per Torino ma soprattutto per la cultura e per chi, da sempre praticamente ha "l'abitudine" di andare a vedere il salone del libro a Torino e bon. Infatti, l'anno scorso nonostante tutto, che siano stati torinesi doc, della provincia o turisti della cultura arrivati da tutto il mondo (come sempre) il Salone è stato proprio un belvedere. Non oso immaginare quest'anno e non oso immaginare i prossimi venturi se si lascerà lavorare Lagioia/Pautasso con un minimo di serenità. E lasciamo lavorare questi ragazzi entusiasti di portare la cultura in palmo di mano, cosa assai rara di questi tempi un pò ovunque ma soprattutto nella nostra Torino.

Vi ricordo le date del Salone Internazionale del Libro di Torino: da GIOVEDì 10 MAGGIO a LUNEDì 14 MAGGIO 2018

Enrica Merlo🐈 11/04/2018

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domenica 8 aprile 2018

POESIE PER UN COMPLEANNO: La prima Presentazione 📚📕


Foto dal web

Articolo precedentehttp://www.mimancanoifondamentali.com/2018/04/poesie-damore-con-il-sitar-cronaca-di.html

Uscito il 29 marzo e disponibile in tutte le librerie d'Italia su prenotazione, finalmente POESIE PER UN COMPLEANNO è giunto alla sua prima presentazione ufficiale che si terrà nella sede della casa editrice PAGINAUNO (qui anche il sito web http://www.edizionipaginauno.it) in Via Pordenone n. 15 a Milano DOMENICA 15 APRILE alle ore 16,00.
 Ricordo che POESIE PER UN COMPLEANNO è una raccolta di poesie (47 Autori presenti) che ha come argomento il compleanno in tutte le sue molteplici implicazioni e declinazioni; ideata e curata da Max Ponte (sito ufficiale) è anche il primo libro che va ad inaugurare una collana poetica della casa editrice intitolata "La Sposa del deserto" (#LaSposaDelDeserto). In POESIE PER UN COMPLEANNO è presente anche una mia Poesia. 

IL PRECEDENTE articolo dedicato a POESIE PER UN COMPLEANNO: http://www.mimancanoifondamentali.com/2018/01/poesie-per-un-compleanno-una-raccolta.html


Foto dal web

Mi preme anche ricordarvi l'EVENTO FACEBOOK della presentazione di domenica 15 aprile.
Nata inizialmente un anno or sono come una giocosa richiesta poetica da parte del curatore con un evento facebook, la raccolta si è trasformata in un concreto progetto unico nel suo genere e al quale Max Ponte ha donato grandi energie; con l'augurio che POESIE PER UN COMPLEANNO possa godere del successo che merita, vi segnalo la seconda presentazione che si terrà giovedì 3 maggio 2018 alle ore 18,00 a Vercelli presso la Biblioteca Civica (Biblioteca dei ragazzi) in via Galileo Ferraris n. 95 -presto un articolo dedicato-.

Max Ponte, Edizioni Paginauno (nel nome di Walter Pozzi e Manuel Pozzi) e tutti i 47 Autori presenti nella raccolta vi aspettano dunque numerosi alla presentazione di POESIE PER UN COMPLEANNO domenica 15 aprile!!

Enrica Merlo🐈 08/04/2018

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venerdì 6 aprile 2018

📚✒️POESIE D'AMORE CON IL SITAR: cronaca di una serata di emozioni🎼🎶


Foto mia

Articolo precedente:  http://www.mimancanoifondamentali.com/2018/04/i-miei-lavori-funny-marilyn.html

Si è finalmente svolta, dopo una lunga "gestazione", la serata "Poesie d'amore con il sitar" di cui vi ho parlato anche qui sul mio blog qualche articolo fa, QUI
Il tutto come annunciato presso il CineTeatro Baretti in Via Baretti 4 il 29 marzo a Torino. E' stato un evento seguito nei minimi particolari per due mesi con grande cura e passione che, non solo a detta nostra che organizzavamo la serata, si è rivelato essere un momento di grande coinvolgimento emotivo. Evidentemente il connubio lungamente cercato e finalmente trovato da Max Ponte con Riccardo Di Gianni ed il suo sitar si è rivelato una carta davvero vincente. Il pubblico è stato numerosissimo e i complimenti a fine spettacolo altrettanti e sinceri.



Il Teatro colmo del CineTeatro Baretti - Foto mia

Gli eleganti Raga (clicca) modulati da Riccardo Di Gianni con il suo sitar si sono sposati perfettamente con la poesia strutturata, spesso in bilico tra il cerebrale e il totalmente emozionale di Max Ponte creando un connubio raro, essenziale e coinvolgente. Insomma un qualcosa di totalmente inedito è nato la sera del 29 di marzo a Torino.


L'intensità di due modi di fare arte apparentemente distanti - foto mia

Intensità è stata dunque la parola d'ordine della serata. Il pubblico è rimasto quasi col fiato sospeso fino alla fine dello spettacolo.



Max Ponte e Riccardo Di Gianni - Foto mia

A metà spettacolo abbiamo avuto il piacere di ascoltare Riccardo spiegarci qualcosa in più sul suo strumento e sull'affascinante musica millenaria suonata durante la serata e Max raccontarci come è avvenuto l'incontro tra loro e come è nato questo momento di emozione.



Quasi sul palco - foto mia

Insieme ai due Artisti sul palco c'era anche una presenza davvero particolarissima: La Dea Sarasvati (proprio quella presente ogni anni al Diwali di Torino che si svolge intorno alla fine di ottobre e l'inizio di novembre) è stata molto generosamente affidata alle nostre mani dal ristorante indiano Gandhi di Torino e va detto che ha accompagnato con grazia e protezione l'esibizione di Max e Riccardo. Ma chi è Sarasvati?



Sarasvati - Foto Martina Merlo 


Sarasvati - foto mia

Sarasvati è venerata come Dea della Conoscenza e delle Arti, della letteratura, musica, pittura e poesia. E' energia tutta femminina personificazione della conoscenza sì ma anche della creazione, della verità, della guarigione. Universalmente, e sin dall'antichità, è venerata comunque come Dea delle Arti. Quindi chi meglio avrebbe potuto presiedere ad una serata così speciale? 


*Ed ora una bella carrellata di immagini*
(foto mie)









A festeggiare la nascita di questo "sposalizio" tra musica e poesia c'erano anche degli amici poeti che hanno letto una loro poesia sul palco, insieme a Max e Riccardo: Andrea Laiolo, grande estimatore di Alfieri e Riccardo Giuseppe Mereu, poeta dai versi alternativi, e anche io che d'amore ho letto una poesia dedicata ai miei gatti.



Affiatato e poetico gruppo (da sinistra a destra: Riccardo Di Gianni, Andrea Laiolo, Max Ponte, Enrica Merlo e Riccardo Giuseppe Mereu) - foto Martina Merlo

Un vero successo e come non perpetrarlo dunque nel tempo e nello spazio? Perciò entusiasti e motivati abbiamo già una nuova data dell'evento.
La seconda data de "POESIE D'AMORE CON IL SITAR" si terrà infatti il 10 MAGGIO 2018 alle ore 21,00 presso CONTAINER TORINO di Antonietta Altamore in Via del Carmine 11 a Torino. Antonietta aveva già ospitato le riprese del teaser del primo Poesie d'amore con il sitar. Potete trovare L'EVENTO FACEBOOK con tutti i particolari. L'evento stesso sarà inoltre inserito, con grande orgoglio nostro, all'interno della programmazione del Salone OFF del salone Internazionale del Libro di Torino 2018!!
Ma conosciamo un pò il luogo dove avverrà il secondo incontro tra la Poesia di Max Ponte e la suadente musica del sitar di Riccardo Di Gianni, ecco alcune suggestive immagini:



 Foto dalla pagina facebook di Container Torino


Foto dalla pagina facebook di Container Torino


 Foto dalla pagina facebook di Container Torino


Riccardo e Max durante il work in progress del teaser sempre al Container Torino - foto mia

Dunque? Dunque vi aspettiamo anche questa volta felici di partecipare ad un momento di aggregazione culturale come pochi se ne trovano... chi ci è già stato e vorrà ritornare, chi voleva venire e non è riuscito, chi è curioso di "vedere (e sentire) com'è" non dovrà fare altro che, come peraltro scritto anche sull'evento facebook, scrivere alla mail angelicocertame@gmail.com per prenotare un posto per se e per chi vorrà esserci; ricordo che l'entrata è assolutamente GRATUITA (ma obbligatoria è la prenotazione). Siateci perchè ne vale la pena e lo dico col cuore, non perchè sono anch'io nell'organizzazione dell'evento; ci vediamo il 10 MAGGIO!!

Enrica Merlo🐈 06/04/2018

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